Il Dg Sirna: "Nessun taglio al 118. Basta strumentalizzazioni e passerelle"

Il Dg Sirna: “Nessun taglio al 118. Basta strumentalizzazioni e passerelle”

Rosaria Brancato

Il Dg Sirna: “Nessun taglio al 118. Basta strumentalizzazioni e passerelle”

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martedì 17 Ottobre 2017 - 04:41

"Inutile e tardivo convocare una riunione a due settimane dal voto su un caso che non esiste", spiega il manager dell'Asp. Anche la Cgil è sulla stessa posizione: "Perchè Accorinti ha aspettato tanti mesi?"

“Il caso non esiste, l’ho detto e ripetuto decine e decine di volte anche attraverso Tempostretto. Quest’incontro a due settimane dalle elezioni è inutile ed intempestivo, si doveva fare ad aprile, non a ridosso dell’elezione di un nuovo governo regionale. Guardi, è sembrata più che altro una passerella, una vetrina per candidati. Dove sono stati in questi mesi?”. Il direttore generale dell’Asp 5 Gaetano Sirna è amareggiato, ed a buon ragione. Dalla fine di marzo, non appena il decreto Gucciardi sul decreto di riordino della Rete ospedaliera è stato reso noto, ad evidenziare lacune e criticità erano davvero in pochi. Il caso del 118 a rischio tagli è scoppiato solo attraverso gli appelli lanciati a Tempostretto dai medici dell’emergenza-urgenza. Da lì iniziò una battaglia che, grazie anche a chi l’ha sostenuta all’Ars e alla Regione: Snami, Ugl sanità, Sirna, Picciolo, la stampa messinese, ha portato i suoi frutti. I tagli sono stati congelati e da poche settimane Gucciardi ha recepito quelle modifiche indispensabili che hanno ottenuto il parere favorevole del Ministero della sanità e del MEF e che adesso sono in attesa del parere obbligatorio ma non vincolante del governo nazionale.

Eppure, a due settimane dal voto, quel tema che sembrava non interessare ai più, è diventato occasione di polemiche tardive e poco informate.

Così anche ieri il manager Gaetano Sirna, alla conferenza dei sindaci voluta da Accorinti ed alla presenza di amministratori e sindacati (che hanno confermato la sua tesi) ha dovuto ribadire quel che ripete da mesi. Ma il cui contenuto reale, evidentemente, non sembra interessare a nessuno.

Per l’ennesima volta ho ripetuto, ed anche lo Snami ne ha dato atto perché questa battaglia la stiamo portando avanti da mesi, che non ci saranno tagli al 118 e che il numero delle ambulanze medicalizzate non solo sarà mantenuto ma sarà potenziato- spiega Sirna– Anche il decreto Balduzzi prevede la deroga per le medicalizzate tenendo conto delle caratteristiche geo morfologiche del territorio. Del resto lo stesso DG del Policlinico Vullo ha sottolineato come non siamo in Lombardia, dove ci sono 5 ospedali in cui c’è tutto. In Lombardia se una persona ha un infarto e viene soccorsa da un’ambulanza senza medico il soccorritore può portarla in uno qualsiasi dei 5 ospedali. Se a Messina, poniamo a Castel di Lucio, una persona ha un infarto deve necessariamente essere soccorsa da un’ambulanza con un medico a bordo, perché non ci sono 5 ospedali completi di tutto e quindi con l’emodinamica. L’ambulanza dovrà portare il paziente nell’ospedale che ha l’emodinamica, quindi o la Regione crea più emodinamiche oppure è necessario non solo mantenere il numero attuale di ambulanze con medico a bordo, ma addirittura potenziarle. Che è quello che io, come DG dell’Asp 5 sto facendo. Abbiamo esigenze particolari con un territorio lungo e stretto e queste esigenze sono state sottoposte all’attenzione dell’assessore Gucciardi che le ha recepite”.

Sirna evidenzia come sarebbe stato molto più logico, se proprio si voleva trasformare la Conferenza dei servizi in un dibattito elettorale, invitare i 5 candidati alla Presidenza della Regione e chiedere loro i punti del programma relativamente all’emergenza-urgenza.

Nei giorni scorsi l’assessore Gucciardi, così come era stato più volte richiesto da Snami e Ugl sanità, ha emanato una nota per confermare che non ci sono tagli né in corso né in programma e che anzi il modello Messina sarà preso ad esempio dalle altre realtà dell’isola. Spetterà comunque poi al futuro assessore regionale alla sanità confermare questo mantenimento oppure cambiare idea.

Invece il 118 sta diventando terreno di strumentalizzazione in piena campagna elettorale. Quel che stupisce è come evidentemente in pochi si siano letti le cronache settimanali che di questa vicenda la stampa cittadina ha dato puntuale resoconto da aprile ad oggi.

Alla conferenza dei sindaci convocata a Palazzo Zanca non ha partecipato chi, come il deputato Ars Beppe Picciolo da marzo ad oggi ed in tutte le sedi (Regione e Ministero) ha portato avanti la battaglia per scongiurare i tagli al 118 e per portare il modello Messina ad esempio e che usa l’ironia per commentare: “Il mio silenzio e la mia assenza di oggi alla ultima manifestazione sul 118, avendo finito le parole e le lacrime, la voglio stigmatizzare ricorrendo, con un pizzico di fantasia, all'ultima strofa, " riadattata" alla bisogna, del grande Principe de Curtis ne La Livella : "Perciò Rosa',stamme a ssenti…nun fa''o restiva, suppuorteme in silenzio che te 'mporta? Sti ppagliacciate 'e ffanno sulo 'e vive: nuje simmo serie…appartenimmo à morte!"……

Che quella di Palazzo Zanca sia stata una riunione inutile ed intempestiva come la definisce Sirna lo scrive anche la segretaria confederale della CGIL Clara Croce’ che stigmatizza l’assenza dell’assessore Gucciardi: “Sono tante le cose che, come CGIL, avrei rivolto all’assessore: innanzitutto, non posso fare a meno di ricordare che la CGIL ha preso atto della rete ospedaliera per consentire i concorsi e la stabilizzazione dei precari in sanità, anche perché è stato assunto l’impegno che per ogni provincia si sarebbero aperti i tavoli tecnici per cercare di porre rimedio alle gravi discriminazioni subite da alcune province rispetto ad altre. Ci avevate detto che avremmo potuto monitorare gli effetti del decreto Balduzzi, per poter garantire una assistenza dignitosa ospedaliera, territoriale, domiciliare, e dell’emergenza. Tutto questo non è accaduto. Ad Accorinti vorrei chiedere ome mai abbia aspettato tanto per convocare la conferenza odierna, che la CGIL chiede da mesi. Adesso ci troviamo in piena campagna elettorale per discutere di sanità con interlocutori che probabilmente il 6 novembre non saranno gli stessi. La nostra provincia è stata massacrata, nonostante qualche aggiustamento in seguito alle proteste dei cittadini e dei sindaci”. La Crocè ricorda le criticità della Rete riguardo i presidi di Barcellona, Mistretta, Sant’Agata, nonché il mancato potenziamento della medicina territoriale, per non parlare del depotenziamento operato al Papardo: “la riduzione dei posti letto nella nostra provincia ha toccato la percentuale del 20%, mentre quella degli altri Ospedali della Sicilia si attesta sull'8%.La riduzione ha colpito solo le strutture pubbliche nella nostra provincia mentre il settore privato convenzionato ha avuto un incremento di 130 posti letto passando dai 700 a 830”.

All’incontro di Palazzo Zanca ha partecipato anche la candidata di Fratelli d’Italia Elvira Amata che nell’unirsi al coro tardivo sullo smantellamento (che non ci sarà) del 118 ha evidenziato le altre carenze del decreto di riordino della Rete ospedaliera “Si pensi alla riduzione del 25% di posti letto al Papardo e il ridimensionamento del nosocomio di Patti che creeranno ulteriori disagi e determineranno un procrastinarsi dei tempi di attesa. Questo quadro già devastante va iscritto in un insieme nel quale figura anche la situazione del Pronto Soccorso Pediatrico h24 del Policlinico cui si aggiunge il futuro ridimensionamento del Pronto Soccorso di Barcellona. Per non parlare poi del punto nascite di Lipari che presenta criticità palesi per specie in condizioni di parti pretermine. E' necessario mettere mani al piano del sistema sanitario immediatamente senza indugiare oltre”

Rosaria Brancato

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