Code a Boccetta a partire dal palacultura e verso gli imbarchi. Situazione critica anche in tangenziale, a partire dalla galleria Calamo
Quinto giorno consecutivo di controesodo a Messina. Da giovedì a sabato le attese avevano raggiunto le tre ore, ieri “solo” un’ora e mezza. Ma anche stamattina, di lunedì, ci sono lunghe code per raggiungere gli imbarchi della rada San Francesco (tre ore), mentre l’attesa è più contenuta al porto storico (un’ora).
La fila inizia sul viale Boccetta, all’altezza del palacultura, ovviamente in direzione mare, e prosegue lungo tutto il viale della Libertà fino alla Caronte. Stesso discorso anche sul tratto finale della cortina del porto, e poi in tutte le strade nel tratto fra Boccetta e Giostra: soprattutto via Garibaldi e la circonvallazione, così come l’ultimo tratto del viale Giostra.
Code anche in tangenziale. Prima alla barriera di Messina Nord Villafranca, poi percorso libero solo per 4 chilometri fino alla galleria Calamo, dove inizia l'”odissea” che prevede l’uscita obbligatoria a Giostra.
Sbagliata, col senno di poi, la scelta di chiudere nuovamente l’uscita di Giostra. La prima commissione consiliare, e il suo presidente Libero Gioveni, ne hanno chiesto la riapertura per l’intera settimana.
Anche la città bloccata. Non si deve essere geni per immaginarlo.
Chiudere lo svincolo di giostra si è rivelata l ennesima fesseria.
Gli operai devono lavorare di notte, i fine settimana, sempre.
Si devono accorciare i tempi e la politica deve trovare il modo.
Senza tentativi e palliativi e senza scuse per nessuno.
…bloccati nella coda alla Capitaneria del Porto…non un vigile…la città abbandonata a sè stessa…
code!!!!!!!!!! una cosa allucinante degna di un inferno, altro che code!!!!!!!!!!!