Coronavirus. "I nostri anziani trattati con cura e amore nella casa di riposo. Grazie"

Coronavirus. “I nostri anziani trattati con cura e amore nella casa di riposo. Grazie”

.

Coronavirus. “I nostri anziani trattati con cura e amore nella casa di riposo. Grazie”

Tag:

. |
giovedì 02 Aprile 2020 - 07:55

Due lettere, due figli che raccontano la cura e la dedizione ricevute dalle loro madri nella struttura. "Da Messina social city accuse ingiuste. Noi diciamo grazie agli operatori"

Di seguito pubblichiamo le lettere di Concetta Feminò e Mimmo Grima, figli di due delle anziane ospiti della casa di riposo Come d’incanto. Entrambi si dicono indignati per le accuse rivolte ad operatori e struttura. “I nostri genitori trattati con amore e dedizione.

La lettera di Cettina Feminò

Sono la figlia di una ospite della casa di riposo “Come d’incanto”, mia madre purtroppo è morta giorno 27 marzo al padiglione H del Policlinico di Messina. Sono andata a fare compagnia a mia madre tutti i giorni per tutto il tempo in cui è stata ospite della struttura, due anni. Tanta è la pena per non averla potuta vedere personalmente gli ultimi venti giorni. Però è grazie alla sensibilità di alcune assistenti della struttura che con il loro smartphone, ho potuta vederla in videochiamata.

operatori casa di riposo coronavirus

La trattavano con cura e dedizione

Lì ho avuto modo di conoscere il personale, tante belle persone, posso testimoniarne la dedizione con la quale trattavano gli ospiti. Oltre ai bisogni primari, alimentazione e pulizia, si dedicavano anche ad attività ricreative che aiutavano gli anziani a sentirsi attivi e circondati di affetto. Ricordo che li intrattenevano facendoli disegnare, colorando e poi ritagliando i disegni, con il karaoke, chi poteva ballava, leggendo le definizioni dei cruciverba invitando gli anziani a proporre la soluzione, e altro ancora.

Ballavano, recitavano il rosario

Chi desiderava recitava il rosario, il sabato passavano dei volontari per distribuire l’eucarestia. Con profondo dispiacere ho letto della relazione della Social City di Messina. E’ evidente che negli ultimi giorni il personale stremato e in palese estrema difficoltà non avesse la forza nè gli strumenti per operare in maniera ottimale, quindi non meraviglia e sia possibile che non abbiano potuto assicurare il tutto come in precedenza. Questo non deve però far dimenticare l’ottimo lavoro e l’impegno profuso da tutto il personale della struttura, al quale bisogna riconoscere abnegazione e senso del dovere. Concetta Feminò

La lettera di Mimmo Grima

Leggiamo con dispiacere le vicissitudini della casa di riposo “Come d’Incanto”, casa di riposo che conosciamo perché nostra mamma, vi ha trascorso gli ultimi anni della sua vita. Come molte famiglie, come spesso accade, per motivi di lavoro, di lontananza e di difficoltà, non potevamo, nostro malgrado, tenerla con noi. Fortunatamente, dietro consiglio di amici, ci è stato indicato il pensionato “Come d’incanto”.

Personale e struttura al top

Vi assicuriamo che non è stato un passo facile da fare da parte di tutti noi visto quanto ogni tanto purtroppo si legge sulla pagine della cronaca, in merito alle condizioni e al trattamento degli ospiti in alcune di queste strutture. Ma quello che possiamo affermare, che per quanto riguarda “Come d’Incanto”, sia l’amministrazione sia il personale si è sempre dimostrato al top. Si poteva andare a trovare o telefonare agli ospiti ad ogni ora del giorno, senza preavviso, trovando sempre gli ambienti puliti ed ordinati, e profumati.

Grazie per le cure e l’affetto

All’ora della colazione era evidente la cura e l’affetto con cui il personale aiutava a mangiare i “nonnini” non autosufficienti. Il clima era sempre allegro e accogliente: le feste dell’anno e i compleanni erano sempre festeggiati insieme, facevano lavoretti per mantenere la manualità come disegno e ritaglio. A nostra madre, che amava il ballo, gli operatori, quando possibile, mettevano la musica e la invitavano a ballare. Trovavamo nostra madre sempre serena, il personale sempre sorridente. Un personale che teniamo a ringraziare per l’aiuto che ci ha dato in tutti questi anni.

Accuse ingiuste da Social City

Ci sembra inappropriato e impietoso il quadro descritto dai volontari, quadro che è finito anche nelle tv e quotidiani nazionali. Si fa presto a dire quasi un luogo degli orrori e non considerare che sia i degenti che il personale era rinchiuso da 9 giorni e nessuno delle degli organi competenti sia andato a fare tamponi per tempo. Siamo sicuri che l’amministrazione abbia fatto per tempo le dovute richieste senza esito positivo. Il video diffuso il 28 marzo scorso, cosa fa vedere? Un po’ di disordine, una teglia da pulire, un magazzino affollato ma con prodotti comunque sigillati nelle scatole. Ma se si guarda con attenzione il pavimento e i locali appaiono puliti. Niente di grave, in fondo, considerato il momento di emergenza e le condizioni del personale in servizio.

Questa guerra è una sconfitta

Questo è il punto, stiamo combattendo una guerra, e ci troviamo con il corto circuito fra i vari organi competenti, chi dovrebbe essere presente in questo baillame e chi con scuse burocratiche si scarica delle proprie responsabilità. Chi come il nostro sindaco che cerca salvaguardare il territorio e chi per motivi istituzionali è contrario alle decisioni. Così non andremo lontano. La magistratura ci auguriamo faccia chiarezza in tempi brevi, perché screditare una realtà come questa casa di riposo lo consideriamo una sconfitta della nostra società. (Mimmo Grima)

Articoli correlati

Un commento

  1. Va bene abbiamo capito (anche se i dubbi restano ed è legittimo anche quello). Però…….nelle lettere nessuna parola sulla personcina che ha contagiato gli ospiti della casa ( anche se ormai tutta Messina lo sa). Perché anche in queste due lettere traspare la volontà di coprire, depistare…..Non si capisce come il dolore rappresentato non passi dalla necessita di sapere chi è stato a determinare questa tragedia.
    voto alla lettera: 3.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007