Potranno essere aperti dalle 8 alle 14 e restare chiusi nei giorni festivi. Integrata l'ordinanza sindacale
In seguito al decreto del presidente del consiglio Conte che ha prorogato le misure di contenimento della pandemia fino al 13 aprile, anche De Luca ha fatto altrettanto con le ordinanze sindacali firmate il 23 marzo. Ma stavolta c’è un’integrazione relativa ad alcune attività commerciali. L’ordinanza di ieri sera infatti, nel prorogare la validità delle misure prese fino al 13 aprile prevede alcune novità. Il sindaco ha quindi accolto la proposta avanzata dal consigliere comunale Massimo Rizzo.
Aperti dalle 8 alle 14
Da domani 4 aprile e fino al 13 infatti potranno essere aperte le attività di commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l’igiene personale, di saponi, detersivi e articoli per la pulizia della casa. L’orario di apertura sarà alle ore 8.00 e la chiusura alle ore 14.00. Saranno chiuse nei giorni festivi. L’ordinanza dispone inoltre di limitare, per gli esercizi commerciali di qualsiasi grandezza e della media e grande distribuzione, il commercio ai soli articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l’igiene personale, di saponi, detersivi e articoli per la pulizia della casa, con interdizione all’accesso alla parte di esposizione dedicata agli altri articoli dei quali, secondo le disposizioni vigenti, è attualmente sospesa la vendita e il commercio.
Il L’ordinanza entra in vigore dalle ore 8.00 di domani, sabato 4 aprile, avrà durata fino al 13 aprile 2020 e sarà prorogabile qualora dovessero ancora sussistere i caratteri di contingibilità ed urgenza che l’hanno determinata.
Mi pare che sia stata avanzata apposita denuncia da parte dell’Unione Nazionale Consumatori Comitato di Messina in relazione alla richiesta di revoca dell’ordinanza che disponeva la chiusura dei negozi di igiene.
Inoltre l’Unione Nazionale Consumatori ha anche effettuato apposita istanza alla dott.ssa Carrubba responsabile anticorruzione.
Forse sarebbe il caso che questo giornale onorasse il diritto di stampa e desse le notizie secondo il reale accadimento dei fatti.