Coronavirus Messina: la Prefettura c'è. "Al servizio della città h24"

Coronavirus Messina: la Prefettura c’è. “Al servizio della città h24”

Rosaria Brancato

Coronavirus Messina: la Prefettura c’è. “Al servizio della città h24”

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mercoledì 25 Marzo 2020 - 17:26

coronavirus- Anche se non è mediaticamene visibile, la prefetta Maria Carmela Librizzi è in prima linea instancabilmente. Dallo Stretto alla casa di riposo ogni emergenza è monitorata

La prefettura c’è. Il Palazzo del governo è operativo h24 e le porte sono aperte. Una costante attività non solo di raccordo con le varie competenze ed attori ma anche di rassicurazione nei confronti della cittadinanza. Il fatto che non sia “mediaticamente visibile” non significa che non stia instancabilmente operando in frontiera. Del resto, anche “fisicamente” il Palazzo del Governo è proprio di fronte allo Stretto. Ed è proprio lo Stretto una delle priorità affrontate dal prefetto Maria Carmela Librizzi, soprattutto nelle ultime frenetiche ore che hanno visto scontri a tutti i livelli.

La prefetta Librizzi: noi ci siamo

Noi ci siamo, ci siamo sempre- spiega in videconferenza con i giornalisti- Non ci siamo mai fermati e non ci fermeremo. Siamo in costante contatto con tutti i sindaci della provincia e con le forze dell’ordine. Basti pensare, per fare un esempio, che ogni decreto che impone obblighi o divieti, deve essere concretamente applicato nei territori e quindi deve essere conosciuto nei dettagli. Molte volte per applicarlo serve buonsenso e questo lo si può fare solo lavorando insieme”.

Le polemiche e il buonsenso

Il divieto di spostarsi da un comune ad un altro, ad esempio, ha causato polemiche là dove, nei piccoli centri o in zone limitrofe, il rischio era sfiorare il paradosso. I residenti ad Ortoliuzzo, che è Comune di Messina, in teoria per andare al supermercato, applicando il decreto, dovrebbero recarsi in città, quando a poche decine di metri c’è il supermercato di Villafranca. Lo stesso vale per Saponara Marittima o Rometta. Da qui l’invito al buon senso nell’applicazione del decreto e quindi delle sanzioni.

Azione di raccordo e informazione

Il nostro compito è informativo e di raccordo-continua il prefetto Librizzi- Ma importante è anche rassicurare, ognuno per il proprio ruolo. Abbiamo seguito la criticità relativa allo Stretto di Messina nonché l’allarme per quanto sta accadendo nella casa di riposo. In questo secondo caso, consapevoli di una situazione drammatica e dell’allarme dei familiari, le decisioni sono oggetto di valutazione delle competenze sanitarie, ma monitoriamo la situazione”.

L’angoscia dei familiari

Stesso discorso per la questione dell’Irccs, Cristo Re e delle strutture sanitarie.  E’ l’Asp in questo momento ad intervenire per quel che riguarda la casa di riposo, ma come evidenzia Maria Carmela Librizzi “c’è il diritto dei familiari di avere notizie dei loro cari, siano essi operatori o anziani. Si stanno attivando linee telefoniche in tal senso, ma è importante in questo momento pensare al diritto di tutti. L’invito che continuo a fare è: state a casa. I report che giornalmente mi arrivano dei controlli fatti dalle forze dell’ordine sono inquietanti, non si è compresa bene l’importanza dei comportamenti”.

Quarantena a Messina

La nottata è stata dedicata anche alla questione della fuga dal nord. Un centinaio di persone dirette in Sicilia (tra i quali numerosi i minori) sono stati fatti traghettare ieri e sono ospitati all’hotel Europa dove resteranno in quarantena controllata ed obbligatoria. Soltanto dopo potranno raggiungere le destinazioni iniziali.

“Grazie alle forze dell’ordine”

Ringrazio ed ho molto apprezzato l’equilibrio e la pazienza delle forze dell’ordine che sono intervenute. Non è facile, c’erano persone stremate dall’attesa, che non volevano restare in quarantena, ma gli agenti intervenuti sono stati in grado di evitare qualsiasi tipo di problema”.

L’appello: restate a casa

Ci saranno altri rientri, ma sarà più semplice monitorarli anche attraverso modalità valutate di concerto con la Camera di commercio e le aziende. Man mano infatti che le fabbriche e le attività chiuderanno e i lavoratori saranno costretti al rientro si dovrà compilare prima di partire un modulo per far sì che il transito sia noto passo per passo. “Noi ci siamo e aggiungo anche che le nostre porte sono aperte, ma l’invito a tutti resta uno soltanto: restate a casa”

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2 commenti

  1. molto schematica e poco succo. voto 4.

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  2. Della sua presenza ci siamo accorti dai conntrolli effettuati domenica sera agli imbarcaderi! Almeno abbia la decenza di non raccontare xxxxxxxxx. Si dimetta

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