I lavori verranno eseguiti a costo zero per l’amministrazione che usufruirà di un finanziamento ministeriale, valido fino al 15 ottobre. Soddisfatto il consigliere Interdonato (III circ.) che ha seguito l’intero iter: «Dev’essere un input per ottenere la liberazione completa dell’area»

Il rischio è stato corso ma per fortuna questa volta non ci troviamo a scrivere dell’ennesima occasione sprecata. Lunedì mattina, infatti, inizieranno i lavori di rimozione dell’eternit dai tetti di una parte dei box (dal n°11 al n°20 lato mare) del “Mercatino delle pulci”, o se preferite “Mercato Shangai”, di viale Europa. Parlavamo di “rischio” perché l’intervento, che per il comune sarà a costo zero, sarà possibile grazie alla copertura di un finanziamento ministeriale che sarebbe scaduto il prossimo 15 ottobre. Una vicenda lunga e complessa, “alimentata” da lentezze burocratiche, dal coinvolgimento di più dipartimenti (risanamento, commercio, stabili comunali) e da uffici spesso “addormentati”. Ad aver sollecitato a più riprese i dirigenti competenti, il consigliere del III quartiere Santi Interdonato, che dal giorno di approvazione della delibera del consiglio circoscrizionale, datata 16 novembre 2010, in cui si chiedeva lo spostamento, in altro sito, degli esercenti dei box da bonificare, ha seguito l’iter dell’intera vicenda. Che allo stato attuale “fotografa” una situazione nuova ma paradossale al tempo stesso.

Come spiegato da Interdonato, infatti, la rimozione dell’eternit da una parte dei box dovrebbe rappresentare un input verso un processo che porti al completo recupero dell’area demaniale, soprattutto in considerazione dei progetti previsti tra il viale Gazzi e l’approdo Fs per via Don Blasco. Processo che, tuttavia, al momento risulta bloccato. Il dipartimento stabili comunali è infatti sprovvisto dei fondi necessari per coprire con altro materiale i box che rimarranno scoperchiati, determinando così un effetto estetico di dubbio gusto e al tempo stesso il dipartimento commercio, che pure ha recuperato qualche posto tra i box ancora utilizzabili, sgomberando irregolari e morosi e “sostituendoli” con coloro che invece il posto lo hanno lasciato per i lavori di smaltimento, non ha individuato un’altra are in cui poter collocare tutti gli esercenti

«La situazione – afferma Interdonato – darà luogo ad un quadro per certi aspetti paradossale, perché l’eternit rimarrà ancora sui box di coloro che invece se ne sono “liberati” e si determinerà un effetto decisamente anti estetico. Proprio per questo bisogna cercare di “sfruttare” l’input derivante dai parziali interventi spingendo verso l’individuazione di una soluzione che punti al raggiungimento dell’intero recupero di un’area in pieno centro cittadino». Una possibilità in cui crede fortemente anche l’ing. Orazio Scandurra, del dipartimento “Stabili Comunali” in cui Interdonato sottolinea di avere trovato grande collaborazione: «Anche lui crede alla possibilità di raggiungere dei grandi obiettivi comuni, anche partendo dal basso».(ELENA DEPASQUALE)

(FOTO STURIALE)