Covid. Misure del Comune di Messina a sostegno delle imprese, è rebus Durc

Covid. Misure del Comune di Messina a sostegno delle imprese, è rebus Durc

Redazione

Covid. Misure del Comune di Messina a sostegno delle imprese, è rebus Durc

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giovedì 19 Novembre 2020 - 08:05

La parlamentare di Fi Matilde Siracusano ha presentato una interrogazione al Ministro del Lavoro: "Si faccia chiarezza su regolarità del documento"

MESSINA – La deputata messinese di Fi Matilde Siracusano ha presentato una interrogazione al ministro del Lavoro Nunzia Catalfo con la quale chiede al Governo nazionale di chiarire la validità del Durc. “Il Comune di Messina – spiega la parlamentare – ha deliberato una misura a sostegno delle imprese i cui codici Ateco sono indicati nel decreto Ristori bis. Una bella iniziativa, per dare aiuti concreti a tante aziende che in questi mesi stanno vivendo momenti davvero difficili.

L’autocertificazione dell’impresa

L’impresa beneficiaria, all’atto della domanda di partecipazione all’avviso per l’ottenimento del contributo – evidenzia Siracusano – può autocertificare di essere in regola con gli obblighi previdenziali e assistenziali. In relazione ai successivi controlli che l’amministrazione dovrà eseguire sulla regolarità del Durc dei beneficiari – aggiunge – il decreto legge ha previsto una temporanea esenzione dal versamento dei contributi previdenziali per alcune le imprese, aventi codice Ateco indicato nella norma e sede in zona rossa o arancione, per il periodo di novembre 2020.

La verifica del Comune

Sarà dunque l’amministrazione comunale a dover verificare il Durc del beneficiario nella fase di istruttoria dell’avviso, qualora l’Impresa ‘legittimamente’ non abbia effettuato i versamenti all’Inps – in quanto esonerata dalla legge e rientrante in tutti i parametri – la stessa potrà considerarsi in regola”.

L’amministrazione, in altri termini, dovrà valutare la posizione dell’impresa caso per caso, a seconda del codice Ateco, della sede, nonché alla luce di eventuali nuovi provvedimenti che potrebbero essere presi in sede di conversione del decreto legge, ma ancora non è chiaro quale sia allo stato il termine di validità del documento unico di regolarità contributiva (Durc).

L’interrogazione

“Ho presentato un’interrogazione al ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Nunzia Catalfo – evidenzia Siracusano – per sapere se, alla luce dell’attuale quadro normativo, il governo non intenda chiarire, anche tramite l’adozione di norme interpretative, che la validità del Durc è prorogata fino alla cessazione dello stato di emergenza nazionale dichiarato a seguito della pandemia da Covid-19. Si cerchi di rendere la vita più facile alle amministrazioni, come il Comune di Messina – conclude – che decidono di supportare i concittadini colpiti dai lockdown e si diano alle imprese maggiori certezze”.

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