"O il Pd chiarisce entro 48 ore la sua posizione o usciamo dalla giunta Crocetta". Il ministro D'Alia dà l'aut aut al Pd dopo i mal di pancia espressi ieri da diversi esponenti democratici in seguito all'annuncio da parte di Casini di voler tornare nel centro-destra. Crisi dietro l'angolo? Il rimpasto è ormai inevitabile.
La già traballante maggioranza Crocetta ha una nuova grana da dover affrontare.
All’origine della bufera il ritorno a casa annunciato da Casini, che senza mezzi termini, archiviato il Terzo Polo ha cambiato nuovamente fronte per ri-ri-allearsi con Berlusconi e Alfano. Per gli Udc siciliani, Pistorio in testa, il fatto non dovrebbe avere alcuna conseguenza nell’isola, dove il partito è alleato con il Pd e con Crocetta, ma non la pensano affatto allo stesso modo gli esponenti democratici che attraverso Vullo, Ferrandelli, Gucciardi e Fausto Raciti (candidato alla segreteria regionale) hanno chiarito: “Se l’Udc va a destra deve uscire dalla giunta Crocetta” (vedi articolo allegato).
Il ragionamento non fa una grinza, anche se occorre capire cosa accadrà nel Congresso nazionale Udc del 21 febbraio tenendo conto che anche tra i centristi l’annuncio di Casini non è stato colto da ovazioni.
A far precipitare le cose ci ha pensato il ministro Gianpiero D’Alia che dopo le dichiarazioni dei Pd ha reagito con fermezza dichiarando a Livesicilia: “Per quanto ci riguarda, dopo le dichiarazioni del Pd si è aperta la crisi di governo. Non possiamo certo aspettare il congresso del Pd. O arriva un chiarimento entro 48 ore o siamo fuori dal governo".
Insomma il ministro messinese, nonché ex coordinatore regionale dell’Udc dà l’aut aut alla maggioranza: o siete chiari o ce ne andiamo noi.
La frase, detta da chi, peraltro è stato il primo a indicare il nome di Crocetta quale candidato del centro-sinistra alla Regione, seguito solo a ruota dal partito del governatore, il Pd, che aveva altri “papabili”, aggrava una situazione in cui ormai la parola “rimpasto” è all’ordine del giorno e non più rinviabile.
Il 16 febbraio inoltre le primarie del Pd renderanno non più differibile un chiarimento all’interno della maggioranza e con ogni probabilità segneranno la fine del governo simil-tecnico che finora ha guidato la Sicilia.
Rosaria Brancato
Non ce può fregar de meno se te ne vai tu e il tuo partitino ecclesiastico ci fai un favore!
D’Alia chi ?? il figliol prodigo?
Se la giunta Crocetta ed i suoi assessori vanno a casa,non ci strapperemo i capelli!
L’EX VICE SINDACO DI BUZZANCA…
certi meriti vanno sempre tenuti a mente. Non dimentichiamolo. Ricordiamo sempre i ruoli ricoperti ed i compagni di processione perché la storia è storia.
Voglio ricordare ai nostri politici nonchè amministratori della nostra richezza (forse), che non stanno facendo una partita di pallone fra loro, ma si stanno giocando la pelle degli italiani, e PURTROPPO LORO CONTINUANO A GUADAGNARE MENSILMENTE SEMPRE IL FAVOLOSO INENNIZZO SENZA CAPIRE CHE IL POPOLO STA MORENDO DI FAME.
CONCLUDENDO: SIGNORI DEL PALAZZO, AI CITTADINI INTERESSA IL PRODOTTO FINITO, E NON I VOSTRI CAPRICCI PER DIFENDERE I VOSTRI INTERESSI DIMENTICANDO I DIRITTI DEGLI ELETTORI.
Il signori del Pd siciliano possono stare tranquilli, il buon Gianpiero D’Alia parla parla ma non conclude mai. Ricordate quante volte ha “minacciato” il povero Buzzanca? Un anziano signore lo ha soprannominato ” cani i baccuni”, avete presente quei cani che dal balcone abbaiano, come se volessero sbranarti ed invece quando sono in strada hanno le orecchie abbassate? Proprio quelli! Stiano tranquilli, non farà proprio nulla, questi senza poltrone non sanno fare politica e non prendono voti.
letto, confermato e sottoscrivo.