Parole commosse e sincere quelle pronunciate da Martello che ha ripercorso i momenti più importanti vissuti in città: e un pensiero vola alla tragedia del primo ottobre

Un saluto commosso. Dichiarazioni rilasciate in un’occasione ufficiale ma non per questo di circostanza. A pronunciarle questa mattina di fronte la Madonnina del Porto, nell’ampio spazio della nuova banchina Portuale, il Molo Colapesce, il comandate Nunzio Martello, che dopo due anni saluta la città dello Stretto per lasciare il posto al neo-comadante Antonio Musolino, altrettanto emozionato e pronto ad accogliere la nuova sfida sulle sponde della Sicilia. Una realtà non certo semplice quella messinese, una realtà che Martello, ha imparato a conoscere fino in fondo, con pregi e difetti, fragilità e bellezze che redono Messina, nel bene e nel male, una città destinata a lasciare il segno nell’animo di chi l’ha vissuta fino in fondo.

Ed è questo il caso del comandante Martello, che nel corso della cerimonia di questa mattina non ha certo dimenticato di ricordare l’evento destinato, purtroppo, a rendere indelebile il legame con la città dello Stretto: l’alluvione del primo ottobre. Costante e continuo, nei giorni dell’emergenza, sin dalle primissime ore di quella notte infernale, l’impegno della Guardia Costiera che per mare, per terra e per aria, così come avvenuto per ogni componente della società civile, ha cercato di fornire il massimo supporto per dare aiuto agli sfollati, ai dispersi, alle famiglie avvilite dal dolore.

Martello che non ha mancato di rivolgere un saluto ed un ringraziamento alle autorità presenti, il sindaco Buzzanca,il presidente della Provincia Ricevuto, il prefetto Alecci, si è detto convinto che Messina potrà e dovrà risorgere traendo forza dal passato glorioso che l’ha caratterizzata. Magari partendo proprio da quel waterfront, per troppo tempo abbandonato e trascurato, e che per comandante Martello ha rappresentato forse una delle più battaglie più dure affrontate in riva allo Stretto.

(foto Sturiale)