Ernia intestinale fatale per il piccolo Riccardo Alberto: lo ha stabilito l'autopsia eseguita oggi al Policlinico. Inchiesta ancora senza indagati

Ernia intestinale fatale per il piccolo Riccardo Alberto: lo ha stabilito l’autopsia eseguita oggi al Policlinico. Inchiesta ancora senza indagati

Ernia intestinale fatale per il piccolo Riccardo Alberto: lo ha stabilito l’autopsia eseguita oggi al Policlinico. Inchiesta ancora senza indagati

giovedì 26 Agosto 2010 - 12:06

L'esame autoptico ha evidenziato anche la perforazione dell'intestino. La Polizia sta ricostruendo le varie fasi del ricovero del bambino al Piemonte. Subito dopo potrebbero scattare gli avvisi di garanzia

Ernia intestinale: sarebbe stata questa la causa della morte del piccolo Riccardo Alberto Caramella, il bambino di sette mesi morto lunedì scorso al Policlinico dopo essere stato ricoverato per quattro giorni al Piemonte. Lo ha stabilito l’autopsia eseguita oggi all’obitorio del Policlinico dal medico legale Giuseppe Ragazzi alla presenza del prof. Mario Previtera che rappresentava la parte civile. L’esame ha anche evidenziato la perforazione dell’intestino del bambino. Dall’esito dell’esame autoptico e dalle cure che sono state somministrate a Riccardo Alberto gli inquirenti potranno stabilire se e quali errori abbiano commesso i medici nel curare il bambino.

Per il momento è ancora contro ignoti il fascicolo sulla morte del piccolo. Per ora nessun medico è stato iscritto nel registro degli indagati ma i primi provvedimenti potrebbero scattare già nelle prossime ore. L’inchiesta, dunque, entra nel vivo. Stamani gli uomini della sezione di Polizia giudiziaria della Polizia di Stato sono tornati al Piemonte. Gli investigatori hanno avuto incarico, dal sostituto procuratore Ciranna, di ricostruire passo dopo passo tutte le fasi del ricovero ed accertare in che modo Riccardo Alberto sia stato curato dai sanitari dell’ospedale di viale Europa. Il piccolo, figlio di un impiegato e di una casalinga, giovedì scorso si era sentito male a casa. Accusava un forte gonfiore allo stomaco e l’impossibilità di defecare. Il pediatra di famiglia ha consigliato il trasporto in ospedale è così i genitori lo hanno subito condotto al Piemonte. Secondo quanto indicato dai familiari nella denuncia i medici gli hanno diagnosticato un’otite ed una faringite ma,nonostante le cure, il piccolo continuava a stare male. Solo dopo quattro giorni, dopo aver eseguito un’ecografia, i medici si sono accorti che i problemi del bambino erano di carattere intestinale. Gli hanno applicato un sondino ed hanno disposto il trasferimento d’urgenza al Policlinico per essere sottoposto ad intervento chirurgico. Ma prima di poter entrare in sala operatoria il bambino è morto.

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