Soprallugo di Buzzanca e dell'assessore alla protezione civile Fortunato Romano: «Geologi ed epserti al lavoro per capire che tipo di interventi effettuare». Liberata una delle due corsie della carreggiata invasa dalla terra
«Tecnicamente possiamo parlare di un fronte di frana nuovo». E’ così che l’assessore comunale alla Protezione Civile Fortunato Romano, ha definito la situazione di dissesto idrogeologico che ancora una volta sta interessando in massima emergenza l’abitato di Cumia Inferiore e Superiore. Un punto di “rottura”, nuovo appunto, rispetto ai precedenti, ma che alla fine dei conti forse poi tanto nuovo non è, considerando la complessiva situazione di difficoltà che interessa i villaggi. Nel dicembre del 2008, precisa Romano, c’è stato un primo smottamento nella strada che collega Bordonaro a Cumia, successivamente è invece franata l’arteria tra la parte inferiore superiore sempre del viallggio di Cumia.
Stavolta invece ad essere venuta già dopo la violenta ed incessante pioggia di ieri, è stata una parte della collina nei pressi delle due zone abitate. «Geologi e tecnici molto competenti nel campo stanno lavorando per capire che intervent effettuare in modo da mettere in sicurezza la parete, cercheremo di capire bene di cosa tratta e poi prenderemo delle soluzioni ben precise. In ogni caso in nottata siamo riusciti a creare un varco che dunque in caso di ulteriore emergenza rende possibile il raggiungimento di Cumia Sup. da parte delle squadre di soccorso». E’ stata inoltre liberata una delle due corsie della carreggiata invase dalla terra.
Ma nel frattempo in città al preoccupazione cresce ognivolta si preannuncia l’arrivo di nuovi temporali. Da più parti, infatti, e non solo da quella che potremmo definire la “voce del popolo”, bensì direttamente da molti esperti ed “addetti ai lavori”, l’area delle colline nei dintorni dei villaggi appena citati, rappesenta infatti, ancor più nel post-Giampilieri, la “vera” tragedia di Messina. La parte forse più debole ed “indifesa” di una città che se lasciata ancora da sola non potrà che avere la peggio contro l’ ”esercito” della natura.
(la frana di Cumia nelle foto di Dino Sturiale)
