Quando stamattina gli agenti della Squadra Mobile hanno bussato alla porta per notificargli l’ordinanza custodiale Raimondo Messina, 35 anni e Gaetano Nostro, 39 anni, non si sono fatti trovare. I due personaggi di spicco della criminalità di Santa Lucia sopra Contesse dovevano tornare in carcere dopo la condanna per associazione mafiosa. Per Messina e Nostro, latitanti da stamattina, è diventata definitiva la condanna emessa nell’ambito dell’operazione Albachiara, il blitz antimafia sul clan di Santa Lucia Sopra Contesse.
La prima sezione del Tribunale ha ripristinato la misura in carcere, su richiesta del pubblico ministero, che ha fatto appello contro la precedente decisione della seconda sezione del Tribunale, che nella metà dello scorso anno, aveva rigettato l’analoga richiesta della procura.
L’ordinanza custodiale è stata notificata anche al boss Giacomo “Giacomino- Spartà, boss del clan di Santa Lucia sopra Contesse, ed all’altro boss Giuseppe Cambria Sciamone. A loro il provvedimento è stato notificato in carcere.
