Lavori SS 117 Centrale sicula, nonostante i finanziamenti circa 60 lavoratori rischiano il licenziamento

Lavori SS 117 Centrale sicula, nonostante i finanziamenti circa 60 lavoratori rischiano il licenziamento

Lavori SS 117 Centrale sicula, nonostante i finanziamenti circa 60 lavoratori rischiano il licenziamento

venerdì 08 Aprile 2011 - 10:30

L’allarme viene lanciato Filca Cisl di Messina e di Enna

“E’ vergognoso apprendere che sia stata ancora una volta rinviata la riunione in cui il Comitato Tecnico Scientifico del Parco dei Nebrodi avrebbe dovuto esprimere il proprio parere per i progetti

relativi all’ammodernamento e all’adeguamento della SS 117 Centrale sicula – lotti B2 e B4a”. E’ di sgomento la reazione che arriva da Giuseppe Famiano e Dino Cirivello, segretari provinciali

rispettivamente della Filca Cisl di Messina e di Enna. Una presa di posizione dura che provocherà inevitabili negative conseguenze sulla tenuta sociale e sulle prospettive di sviluppo dell’intero

territorio, come sottolineato anche dai sindaci di Mistretta e Nicosia.

“Sebbene ci sia un finanziamento di circa 140 milioni di euro – continuano Famiano e Cirivello – i circa 60 lavoratori impiegati nel lotto B2 e quelli che fanno parte dell’indotto rischiano il

licenziamento perché il cantiere è destinato a chiudere e, di conseguenza, non ci sarà l’avvio dei lavori del lotto B4a che, considerando anche l’indotto, potrebbe dare lavoro ad altre duecento persone”.

“I rappresentanti del comitato – accusano i segretari provinciali Filca di Messina e Enna – non si sono resi conto che con il loro comportamento hanno deciso del futuro di molti lavoratori, che avevano riposto in quest’opera tutte le loro aspettative”.

La Filca messinese ed ennese, in assenza di risposte concrete da parte del Comitato Tecnico Scientifico del Parco dei Nebrodi, sono pronti ad attuare presidi permanenti dei lavoratori sotto la sede del Comitato “perché – spiegano Famiano e Cirivello – è intollerabile che si continui a giocare sulla pelle dei lavoratori, in gioco ci sono i loro posti di lavoro”.

“E’ inconcepibile – concludono – che quest’opera, boccata di ossigeno per molti lavoratori che vivono di precarietà, si blocchi per la superficialità di persone che con il loro agire poco serio e

responsabile stanno compromettendo anche lo sviluppo economico dei comuni di Mistretta e di Nicosia”.

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