Parla De Vivo: -Nesuna solidarietà dai vertici del Policlinico. Ne ho avuta tanta da colleghi e pazienti-

E’ trascorsa una settimana esatta dalla lite fra due ginecologi nel reparto di Ostetricia e l’inchiesta giudiziaria procede senza soste. La signora Laura Salpietro, dopo aver abbracciato ed allattato ieri per la prima volta il figlio Antonio, oggi è stata nuovamente sentita dai Carabinieri.

La donna ha dovuto ricostruire minuto per minuto tutto ciò che è accaduto giovedì scorso in sala parto, le persone presenti, i medici e gli infermieri intervenuti. Insomma tutto ciò che è accaduto in quei frenetici momenti che hanno preceduto e seguito la lite fra i medici Vincenzo Benedetto ed Antonio De Vivo. La Salpietro ha consegnato ai Carabinieri anche una denuncia scritta che rappresenta una specie di “memoria” di quanto successo una settimana fa. Il tutto ora sarà consegnato al procuratore aggiunto, Ada Merrino ed al sostituto Federica Rende titolari del fascicolo.

E stamattina al Policlinico si è rivisto il dottor De Vivo. Il ginecologo ha accompagnato alcune pazienti che devono partorire con il cesareo ma ha preferito non raggiungere il reparto di Ostetricia e di questo il medico si è rammaricato.

-Dopo tredici anni, da quando ho terminato la specializzazione – ha detto De Vivo – non posso entrare dove ho lavorato. Sono molto dispiaciuto – ha concluso – anche perché nessuno da parte delle Istituzioni del Policlinico e dell’Università si é fatto sentire con me. Ho ricevuto molta solidarietà solo da tanti colleghi e pazienti”.