Lite in sala parto. Il presidente dell’Ordine dei Medici Caudo: “Formuleremo un provvedimento commisurato alle inadempienze”

Lite in sala parto. Il presidente dell’Ordine dei Medici Caudo: “Formuleremo un provvedimento commisurato alle inadempienze”

Lite in sala parto. Il presidente dell’Ordine dei Medici Caudo: “Formuleremo un provvedimento commisurato alle inadempienze”

martedì 31 Agosto 2010 - 12:16

Il rappresentante dell’ordine precisa: “E' interesse di tutti i medici assumere una posizione chiara, decisa e credibile rispetto a questo gravissimo episodio”. In arrivo una “task force” di avvocati pronti a tutelare gli interessi dei pazienti siciliani

La bufera scatenata dalla lite in sala parto al Policlinico di Messina non accenna a diminuire, anzi di ora in ora si “arricchisce” di dichiarazioni e “ultime notizie” che ne alimentano l’intensità. Dopo la visita di ieri del vice ministro Ferruccio Fazio, le cui affermazioni sono state poco gradite al primo cittadino Giuseppe Buzzanca, interviene oggi il presidente dell’Ordine dei medici di Messina Giacomo Caudo: -Ci troviamo di fronte, piu’ che davanti a un classico episodio di malasanita’, a un caso sconvolgente di oltraggio al decoro e alla professione del medico. C’e’ una gravissima violazione del codice deontologico che getta discredito alla professione e che deve essere valutata con grande attenzione e scrupolo. Saremo giusti e rapidi-.

Caudo spiega che domani alle 15 sara’ sentito il ginecologo che era di turno giovedi scorso, Vincenzo Benedetto. Mentre l’altro ‘contendente’, Antonio De Vivo, e’ iscritto all’Ordine di Reggio Calabria e’ sara’ sentito il giorno dopo dall’organismo di quella citta’, presieduto da Pasquale Veneziano. Per i due ginecologi appare vicina la sospensione dall’esercizio della professione, la cui durata dipendera’ dalle valutazioni circa le loro responsabilita’. Ieri si era riunito nella citta’ dello stretto il consiglio direttivo straordinario che aveva stilato le procedure di inchiesta in vista del provvedimento disciplinare. Dopo l’audizione di Benedetto, -chiederemo a Policlinico – prosegue Caudo – l’acquisizione di tutti gli atti e, se necessario, ascolteremo alcuni testimoni-. A quel punto la commissione disciplinare valutera’ il da farsi: -Sara’ formulato un provvedimento commisurato alle inadempienze. Se saranno confermati i fatti, come appare, sara’ inevitabile la sospensione, la durata della quale sara’ determinata dalla gravita’ dei fatti accaduti-. Garantisce Caudo: -Assicuro, e credo di poterlo fare anche a nome del mio collega di Reggio Calabria, che non ci sara’ alcun lassismo, nessuna perdita di tempo, nessun vuoto garantismo. Saremo giusti e agiremo nel modo piu’ rapido possibile, naturalmente rispettando le procedure. E’ interesse di tutti i medici assumere una posizione chiara, decisa e credibile rispetto a questo gravissimo episodio-.

In arrivo anche la task force sanità, un pool di avvocati coordinati dal segretario nazionale del Codacons Francesco Tanasi. Quest’ultimi, in collaborazione con l’Associazione Nazionale per la Tutela dei diritti del Malato e il Comitato Vittime della sanità siciliana, “lotteranno insieme contro la malasanità sotto lo slogan “Insieme curiamo la la malasanità in Sicilia”. La Task force sanita’ e’ -la risposta delle associazioni alle continue richieste di intervento che vengono dai cittadini, sempre piu’ abbandonati e maltrattati in Sicilia a livello sanitario – recita la nota del Codacons – Tra i problemi lamentati maggiormente c’e’ quello ormai incancrenito delle lunghe liste d’attesa nelle Aziende Sanitarie Provinciali e Ospedali, che costringono i cittadini a scegliere tra il non curarsi e il pagare, pur se esenti, le prestazioni sanitarie privatamente-. In Sicilia poi, afferma Tanasi, -le attese per una mammografia, per un elettrocardiogramma, per una visita oculistica, sono troppo lunghe e bisogna considerare l’impossibilita’ di moltissime famiglie siciliane nel far fronte, a propri spese, a controlli o visite specifiche presso strutture private. Questo disagio si trasforma, nella maggior parte dei casi, nella rinuncia alla prevenzione-. Infine, -chiediamo al ministro per la salute, Fazio, di verificare la gravita’ della situazione in Sicilia con ispezioni a tappeto e di predisporre urgenti misure di rettifica-.

Sul caso Policlinico piovono poi le dichiarazioni del segretario della commissione sanità Vincenzo Vinciullo: “Bisogna convocare, immediatamente a Messina, la Commissione Sanità e riaprire il Parlamento Siciliano per affrontare, con la dovuta attenzione, un fatto di mala sanità così grave che rischia di compromettere i risultati fino ad ora ottenuti dalla riforma sanitaria in Sicilia. Di fronte ad una vicenda, per certi aspetti surreale – ha dichiarato– che evidenzia zone ancora ampiamente in ombra nella Sanità pubblica siciliana e presenza di medici non legati all’Azienda, non si può rimanere indifferenti e la Commissione Sanità ha l’obbligo di utilizzare, fino in fondo, i propri poteri ispettivi, al fine di chiarire la vicenda ed evitare odiose speculazioni sulla Sanità pubblica siciliana”.

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