Tra i fondatori il professore Bruno Sergi dell'Università di Messina: -è una grande occasione, non bisogna perderla-
E’ nato il Comitato ‘Ponte Subito’, un movimento composto da quei reggini, messinesi, siciliani e calabresi che vogliono sostenere con forza e convinzione la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina.
Il Comitato -intende favorire il dialogo tra i cittadini e le istituzioni e ‘avvicinare’ il territorio all’importante momento di apertura dei cantieri per la realizzazione di questa grande opera, vista come un’imperdibile occasione in modo particolare per le Province di Messina e Reggio Calabria-: lo spiega una nota diffusa dai fondatori del movimento.
Il 23 dicembre a Cannitello inizieranno i lavori preliminari per l’eliminazione delle interferenze alla costruzione del Ponte, e sarà il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a tagliare il nastro del cantiere sulla sponda calabra. Poi, nei primi mesi del 2010, toccherà al Messinese con i primi lavori tra la città e la sua periferia settentrionale finché, a giugno 2010, con la presentazione del progetto esecutivo del Ponte, potrà finalmente iniziare l’iter dei lavori del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria.
Il Ponte, come rileva Giuseppe Zamberletti, padre della Protezione Civile italiana e Presidente del CdA della Stretto di Messina Spa, “è particolarmente strategico per il Sud perché, con il completamento del programma di alta velocità, il Mezzogiorno sarà collegato con il sistema ferroviario europeo rappresentando così un importante fattore di sviluppo per tutte le regioni meridionali”.
La vera novità del Ponte, dichiara ancora Zamberletti, “è che si tratta di un ponte ferroviario, e non solo stradale, che permetterà ai porti siciliani di diventare porti europei strategici con un grande vantaggio per quanto riguarda i costi di trasporto delle merci. Le merci in partenza dalla Germania e dirette verso l’Oriente, ad esempio, guadagnerebbero cinque – sei giorni di navigazione se dopo un transito in treno venissero imbarcati in Sicilia”.
Col Ponte, quindi, si completerebbero anche le infrastrutture a monte e a valle, cioè l’autostrada Salerno – Reggio Calabria e la statale ionica.
Collegando Calabria e Sicilia all’Alta velocità rendendo veloce il corridoio Berlino – Palermo si toglieranno le regioni periferiche del Paese dal perenne isolamento in cui si trovano.
Il professor Bruno Sergi, titolare della cattedra di Economia Internazionale della facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Messina è uno dei fondatori del Comitato ‘Ponte Subito’ e interviene dall’European Trade Union Institute di Bruxelles.: “La portata economica del Ponte – dichiara il professore dell’ateneo Messinese – deve portarci a considerarlo come strumento di crescita di tutta l’area dello Stretto e del mezzogiorno, come vero e proprio volano con un ritorno economico, sociale, culturale e turistico che è a dir poco enorme e incalcolabile. L’indotto che il nostro territorio potrebbe avere non si ferma certo al Ponte in sé. Il ponte non deve necessariamente autofinanziarsi. Diventerebbe famoso e conosciuto nel mondo molto più della Tour Eiffel, molto più del Ponte di Brooklyn e del Tower Bridge londinese. Milioni di persone arriverebbero nello Stretto per visitare e fotografare il Ponte più grande e lungo del mondo, e con questa scusa scoprirebbero tutti gli altri tesori del territorio dello Stretto in primis, e di Calabria e Sicilia in secundis che dobbiamo essere altrettanto bravi a valorizzare. L’indotto che ne ricaveremmo sarebbe tale da garantire lavoro, benessere e ricchezza a questo territorio oggi economicamente depresso, che deve puntare sul turismo per rialzarsi. Inoltre – continua il professore Sergi – decine di migliaia di persone, da manovali a eccellenze di qualità, troverebbero lavoro facilmente in un periodo di crisi internazionale. E, oltre ai circa dodicimila operai che per sei anni lavoreranno alla costruzione dell’opera, altri due/tre mila tecnici specializzati (e nel posto ne abbiamo tante di eccellenze sfornate dalle nostre università!) troverebbero un posto di lavoro nel territorio in cui sono nati a tempo indeterminato. Scusate se è poco”.
Anche Massimiliano Ferrara, presidente del corso di laurea in Scienze economiche dell’Università ‘Mediterranea’ di Reggio Calabria, pro-rettore dell’Università per Stranieri ‘Dante Alighieri’ di Reggio Calabria e membro dell’Advisory Committee of the Indian Academy of Mathematics, sostiene fortemente la realizzazione della Grande Opera dello Stretto: “il Ponte – dice il professore – ha una grande ricettività turistica, e rappresenta un episodio unico e straordinario, quantitativamente e storicamente, dell’erogazione di spesa pubblica. E’ quello ‘shock’ economico che serve per dare linfa importante al territorio, che è chiamato a creare un indotto intorno alla realizzazione di questa grande opera. Certamente i tantissimi turisti attirati dal Ponte, non vengono a vedere il Ponte, fare una foto e andare subito via, anzi … il Ponte è un’attrazione moderna in un territorio dal grande background storico, artistico, monumentale e culturale. Quindi se i reggini e i messinesi sapranno valorizzare le grandi risorse turistiche del territorio delle due città e delle due Province, i turisti avranno modo di scoprire tutti quei favolosi tesori oggi semi-sconosciuti e poco valorizzati. Il Ponte fornirebbe al territorio dello Stretto quella svolta economica che serve a Reggio e Messina per crescere e svilupparsi. L’opera,unica nel suo genere,sarebbe un grande stimolo per l’area dello Stretto e rappresenterebbe una grande opportunità per tutti i settori, non solo per quello edilizio e turistico, ma anche per quello della formazione e dell’università. L’approccio del territorio – conclude il prof. Ferrara – dev’essere quello della progettualità, non quello della critica aprioristica. Le barricate, ideologiche e non solo, non servono a nulla e non fanno altro che posticipare il problema e prolungare i tempi per la realizzazione dell’opera”.
Il Comitato ‘Ponte Subito’ -intende favorire e stimolare – conclude la nota – un processo rapido e concreto affinché non ci siano più dubbi e tentennamenti e stavolta, davvero i lavori del Ponte possano avere inizio per poi svolgersi in modo regolare e concludersi con l’inaugurazione di questa grande opera strategica nei tempi previsti dal Governo-.
Per info e adesioni: pontesubito@ilcalcestruzzo.it
