Un nuovo comitato per le comunità alluvionate

Un nuovo comitato per le comunità alluvionate

Un nuovo comitato per le comunità alluvionate

martedì 03 Novembre 2009 - 08:53

Si chiama “Insieme” ed intende unire le difficoltà e le esigenze dei cittadini di Scaletta, Itala, Alì, Altolia, Molino, Giampilieri, Briga, Pezzolo, San Placido e S. Margherita

Nasce un nuovo comitato, per i cittadini che hanno subito non una ma ben due alluvioni, quella del 25 ottobre di due anni fa e quella del 1° ottobre di quest’anno. Non a caso si chiama “Insieme”, in quanto è un comitato che unisce comunità di villaggi e comuni diversi, che in comune hanno il dolore e la devastazione causata da questi due disastri naturali. «Al comitato – si legge in una nota – potranno aderire oltre ai cittadini ed i lavoratori, tutte le persone fisiche e giuridiche, gli enti e le istituzioni, le associazioni ed i comitati e chiunque ne condivide le finalità e gli obiettivi. Il comitato è e sarà apolitico. Non avrà finalità lucrative, né legami o riferimenti a partiti o movimenti politici».

Questi gli scopi principali che perseguirà: «Promuovere, attivare e sostenere tutte quelle iniziative atte a dare una risposta e risoluzione dei problemi degli sfollati; difendere e sostenere gli interessi di chi non ha possibilità di parola; essere portavoce di tutti coloro che, appartenenti ai comuni di Scaletta, Itala, Alì, Messina con i villaggi di Altolia, Molino, Giampilieri Superiore, Giampilieri Marina, Briga, Pezzolo, San Placido, Santa Margherita e quanti altri, colpiti dai tragici eventi; operare con ogni mezzo legittimo per informare, coinvolgere la stampa e l’opinione pubblica sui problemi della popolazione colpita dagli eventi; intercedere e collaborare con la classe dirigente a tutti i livelli, sul problema relativo alla messa in sicurezza dei luoghi che sono stati colpiti dagli eventi alluvionali; promuovere e sostenere il rispetto della storia, la connotazione dei luoghi, le architetture, il tessuto sociale, le comunità e la destinazione».

Obiettivo primario dichiarato: «sostenere il fare positivo per la popolazione». Perché se il passato fa male, c’è un futuro a cui pensare. «Il comitato – conclude la nota – si muoverà quotidianamente, con la partecipazione di tutti, al fine di raggiungere gli scopi prefissati e partecipare, con attiva presenza, alla risoluzione dei problemi collettivi e ove possibile dei singoli. Fiancheggiare le istituzioni competenti ed eventualmente opporsi legittimamente, affinché vengano raggiunti gli obiettivi finali».

S.C.

(foto Sturiale)

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