Il rappresentante del governo, su sollecitazione del Comitato “Salvare l'Ospedale Piemonte”, invita la Regione a valutare il piano di ridimesionamento
Le preoccupazioni avanzate dalla delegazione del Comitato spontaneo cittadino “Salvare l’Ospedale Piemonte” nel corso dell’incontro del 9 aprile scorso con il prefetto Alecci, non sono rimaste “lettera morta”. Il rappresentante del governo sul territorio, dopo aver attentamente preso visione del documento realizzato dagli esponenti dell’organismo cittadino presieduto da Marcello Minasi che proprio qualche giorno fa ha inoltrato un esposto alla Procura della Repubblica, ha inviato una lettera all’assessore Russo per conoscere le “intenzioni che codesto assessorato riterrà di assumere in relazione al futuro del Piemonte”.
Alecci, in linea con la posizione del Comitato, invita Russo a riflettere bene sulle possibili conseguenze che l’eventuale ridimesionamento della struttura potrebbe causare per un’effettiva tutela delle necessità di protezione civile: “L’Ospedale non articolato nelle Divisioni che fino ad oggi hanno operato, non sarà in effetti più in grado di garantire efficaci condizioni si sicurezza sanitaria per i cittadini che ad esso dovessero rapportarsi in condizioni di urgenza ed emergenza”. Il prefetto condividendo il quadro generale prospettatto dai rappresentanti cittadini, fa inoltre riferimento agli interventi struutturali di adeguamento sismico, richiesti dal presidente Minasi e dai suoi collaboratori, che consentirebbe al nosocomio di svolgere la sua essenziale funzione nella gestione di eventuali emergenze.
(foto Sturiale)
