Procedura di infrazione contro la Regione Sicilia da parte dell'UE

Procedura di infrazione contro la Regione Sicilia da parte dell’UE

Redazione

Procedura di infrazione contro la Regione Sicilia da parte dell’UE

martedì 03 Marzo 2009 - 12:52

Motivazione: sforati i limiti di inquinamento in alcune zone industriali, e per non aver nemmeno dato risposte alla Comunità Europea

Il Ministro dell’Ambiente, Prestigiacomo, ha fatto pervenire al Presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, le procedure d’infrazione avviate dalla Ue perchè in alcune zone industriali dei comuni di Palermo, Catania, Messina e Siracusa, tra il 2005 e il 2006, erano state riscontrate concentrazioni di sostanze nocive notevolmente superiori a quelle indicati dalla normativa.

Salvino Caputo, Presidente della Commissione parlamentare Attività produttive dell’Ars, ha sottoposto una interrogazione parlamentare all’Assessore al Territorio, Pippo Sorbello, affinché siano rese note le cause del mancato inadempimento e l’importo della multa comminata alla Regione.

-La Regione siciliana – dice Caputo – non si è ancora dotata di un piano per contrastare il fenomeno dell’inquinamento atmosferico e l’Unione Europea ha avviato una procedura di infrazione contro l’Italia e la Sicilia. L’Unione Europea aveva chiesto alla Regione siciliana quali piani erano stati avviati per ridurre ed eliminare l’inquinamento atmosferico. La risposta doveva pervenire a Bruxelles entro il 30 settembre 2008, ma non è mai stata inviata.

Bruxelles ha quindi contestato alla regione di non essersi dotata del piano di contrasto all’inquinamento atmosferico. Adesso la Sicilia rischia non soltanto una maxi multa da 20 mila a 700 mila euro al giorno per ogni giorno di inadempimento, ma anche di perdere i fondi comunitari destinati all’ambiente.

La Sicilia, recita la nota Ue, unitamente ad altre nove regioni dell’Europa, non ha rispettato la norma in tema di qualità dell’aria, soprattutto sul particolato PM10, ed adesso rischia sanzioni pesantissime. L’inquinamento proviene da impianti industriali, traffico, riscaldamenti domestici che provocano asma, problemi cardiovascolati e tumori ai polmoni.

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