In Sicilia il racket rappresenta un introito rilevante per le varie cosche. Basandosi su questo assunto la Fondazione Chinnici ha effettuato una ricerca sui “Costi dell’illegalità-, andando ad analizzare quanto frutta il mondo del “pizzo-.
Lo studio mette in evidenza come, purtroppo, la malavita tenda ad imporre alle imprese il pizzo più oneroso, nel commercio così come nel settore edile.
La vera sorpresa riguarda, però, la provincia messinese; se, infatti, nel resto dell’isola gli estorsori seguono il principio secondo il quale si può anche pagare poco, ma devono pagare tutti, a Messina le vittime del taglieggiamento sono costrette a “versare- cifre molto più elevate.
I dati della ricerca, nel suo complesso, verranno resi noti nel corso di un convegno che si terrà a Palermo nelle giornate di venerdì e sabato prossimi, al quale parteciperanno, tra gli altri, il presidente della commissione parlamentare antimafia, Francesco Forgione e il ministro della giustizia, Clemente Mastella.
