Rimozione eternit. Rescisso il contratto con la Giano Ambiente, lavori affidati ad un’altra delle ditte partecipanti alla gara d’appalto

Rimozione eternit. Rescisso il contratto con la Giano Ambiente, lavori affidati ad un’altra delle ditte partecipanti alla gara d’appalto

Rimozione eternit. Rescisso il contratto con la Giano Ambiente, lavori affidati ad un’altra delle ditte partecipanti alla gara d’appalto

giovedì 04 Giugno 2009 - 23:22

L’assessore Rao chiarisce le perplessità avanzate dal consigliere Interdonato(IIIcirc.): «Finora mani legate in attesa che la magistratura chiarisca la posizione della società Giano Ambiente. Ma qualcosa si muove». Ancora tutto fermo invece sul fronte dei finanziamenti regionali per la costruzione degli alloggi popolari: «Progetti da rivedere sulla base del nuovo prezzario regionale»

«La magistratura ha da poco restituito copia della contabilità sequestrata nel corso dell’inchiesta nei confronti della “Giano Ambiente” per cui il dipartimento potrà procedere alla definizione delle somme effettivamente disponibili al fine di passare alla rescissione del contratto ed all’affidamento dei lavori ad una nuova ditta inclusa nella graduatoria della gara a suo tempo espletata». È racchiusa in queste poche ma chiare righe la risposta all’interrogazione presentata dal consigliere della terza circoscrizione Santi Interdonato(Pd) in merito agli interventi di rimozione dell’eternit sul territorio comunale.

Una risposta fornita dall’assessore al Risanamento Pippo Rao, contattato telefonicamente, che ha subito precisato come fino a questo momento l’amministrazione abbia avuto le mani legate rispetto al proseguimento delle operazioni di bonifica, in attesa che la magistratura, impegnata a valutare la posizione della società, la Giano Ambiente, incaricata dei lavori di rimozione e smaltimento dell’eternit, fornisse qualche risposta. Ciò a seguito della scoperta di un elevata quantità di eternit abbandonata nel cortile antistante una delle palazzina del comprensorio Case Gescal (vedi articolo correlato).

Ritrovamento quest’ultimo, che ha fatto scattare una serie di indagini che al contempo hanno però determinato lo stop forzato nell’attività di bonifica precedentemente iniziata: «Il problema con la Giano Ambiente si è verificato poco dopo il mio insediamento per cui – spiega l’assessore – l’attività di smaltimento ha subito un blocco. Da qualche giorno però la magistratura ci ha comunicato le cifre ancora a disposizione per proseguire i lavori: a questo punto sarà nostro compito valutare la situazione, rifare i conteggi ed i calcoli necessari e procedere con la richiesta di affidamento dei lavori alla seconda ditta presente in graduatoria (sembra una ditta calabrese n.d.r.)». Un immobilismo forzato, dunque, quello del “gruppo” dell’assessore Rao nella gestione della vicenda che, alla luce di quanto esposto, non condivide certo le affermazioni del consigliere Interdonato, che ha definito la “questione eternit” «una problematica sottovalutata e trattata come se di secondaria importanza».

Chiarita dunque in parte la vicenda (difficile fare delle previsione per capire quando i lavori potranno concretamente riprendere), approfittiamo della chiacchierata con l’assessore per saperne di più sulla creazione della cosìdetta “task-force” Comune-Iacp-Forze dell’Ordine, diretta alla lotta contro abusivi ed i morosi e per la quale, anche in questo caso difficile fornire “date di scadenza” , dovrebbe essere attivato un protocollo d’intesa: «Le ultime giornate di vacanza hanno ulteriormente rallentato i già fin troppo lunghi tempi della burocrazia – confessa Rao – Al momento siamo in attesa di alcuni dati che dovrà fornirci lo Iacp in relazione al numero degli alloggi liberi, di quelli occupati abusivamente o senza la corresponsione del canone di locazione. Ottenute queste cifre – aggiunge il rappresentante della giunta Buzzanca – sarà nostra compito proseguire con le revoche degli alloggi e, qualora ciò si riveli necessario, le forze dell’ordine dovranno procedere alla rimozione forzata di morosi o abusivi. Va da sé l’importanza di una scrupolosa attività di monitoraggio su tutto il territorio da parte delle stesse forze del’ordine al fine di prevenire episodi di questi tipo».

Altro punto “caldo” discusso con l’assessore, quello dello sbaraccamento di Fondo De Pasquale dove a rimanere in piedi è ancora solo qualche fatiscente e ormai isolata baracca (tutt’ora abitata n.d.r.):«I lavori di demolizione delle strutture e bonifica dell’area stanno procedendo come da programma, ad eccezione di un paio di abitazioni dove, prima di intervenire, si stanno rivelando necessarie ulteriori verifiche sui contratti di proprietà». Inevitabile però domandarsi e dunque domandare all’assessore Rao, se all’orizzonte ci sia traccia dei finanziamenti regionali necessari per la costruzioni degli alloggi che andranno a prendere il posto delle baracche, e non solo di quelle di Fondo De Pasquale: «La situazione al momento è in stand-by: questo perché in attesa del finanziamento è sopraggiunta una modifica del prezziario regionale sui costi che di conseguenza comporta la la “rivisitazione” e l’adeguamento anche dei progetti sul punto di ottenere l’ok palermitano. Tra questi quelli riguardanti le aree di Bordonaro, Santa Lucia Sopra Contesse, Minissale, Fondo De Pasquale, con l’aggiunta di altre opere di urbanizzazione primaria e secondaria».

(foto Dino Sturiale)

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