Terzo gemello. Via al processo d'appello. Chiesta la condanna a 4 anni per il professor Pugliatti.

Terzo gemello. Via al processo d’appello. Chiesta la condanna a 4 anni per il professor Pugliatti.

Terzo gemello. Via al processo d’appello. Chiesta la condanna a 4 anni per il professor Pugliatti.

giovedì 10 Gennaio 2008 - 14:19

Ha preso il via stamattina il processo d’appello legato al caso del terzo gemello, cioè la sostituzione del corpicino di Antonigiulio, il terzo dei figi della coppia Caterina Branca e Antonio Lo Presti, nato morto il 14 luglio 1997. Il pg Franco Cassata ha chiesto l’assoluzione del professor Vincenzo Pugliatti, allora primario del reparto Ostetricia e ginecologia dell’ospedale Piemonte, dall’accusa di sostituzione di cadavere, e la condanna a 4 anni per il falso in cartella clinica. Chiesta la conferma della condanna a 4 anni per l’ostetrica Rita Palermo per il falso in cartella clinica. La sentenza di primo grado era stata emessa il 14 giugno del 2006. ll professor Pugliatti era stato condannato ad 8 anni. Il medico era accusato di aver sostituito il cadaverino di Antongiulio, il terzo figlio della coppia Caterina Braca e Antonio Lo Presti, e aver certificato in cartella clinica che il cadavere era papiraceo. Cartella redatta materialmente da Rita Palermo, che aveva assistito al parto.

I coniugi Lo Presti si erano affidati alle cure del professor Pugliatti per portare a termine la gravidanza plurigemellare della signora, fortemente voluta e ottenuta con la tecnica dell’inseminazione artificiale. La signora ha partorito il 14 luglio del ’97 al Piemonte. I primi due gemelli stavano benissimo, il terzo è nato morto. Il cadaverino che è stato riconsegnato alla famiglia e seppellito, però, secondo i Lo Presti non era quello del loro bambino. Un sospetto che ha portato all’apertura di un’inchiesta, alla riesumazione, un anno dopo, del cadaverino, ed all’arresto dell’ex primario. L’esame del Dna stabilì infatti che i timori dei coniugi erano fondati. Cominciò così un complesso processo durante il quale si sono dati battaglia, a colpi di perizie e deposizioni di luminari. Il professor Pugliatti è assistito dal’avvocato Giuseppe Carrabba, la Palermo dall’avvocato Nino Favazzo. I coniugi Lo Presti sono invece assistiti dagli avvocati Laura Autru e Giuseppe Mancuso.

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