Università di Messina. Ad una svolta l'inchiesta sui test a Medicina.

Università di Messina. Ad una svolta l’inchiesta sui test a Medicina.

Università di Messina. Ad una svolta l’inchiesta sui test a Medicina.

sabato 22 Settembre 2007 - 18:29

Nel mirino la composizione delle aulee e i corsi di preparazione

Prosegue l’indagine della Guardia di Finanza sui test d’ingresso a Medicina. Gli accertamenti, che riguardano gli anni 2005 ed il 2007, cioè le recentissime prove travolte dallo scandalo scattato in varie città italiane e dalle polemiche sui sorprendenti risultati degli studenti messinesi, che guidano la graduatoria nazionale, sono a buon punto e non si escludono colpi di scena in breve tempo. La polizia giudiziaria delle Fiamme gialle, infatti, coordinata dal sostituto procuratore Antonino Nastasi e dal procuratore capo, Luigi Croce, ha completato il primo screening sui risultati delle prove d’ingresso. Mettendo in luce le “anomalie statistiche- denunciate anche dal Ministro dell’Università, Fabio Mussi, che proprio in base a quelle anomalie aveva chiesto alla magistratura di fare piena luce. Le stranezze, se così si possono definire, non sono poche. E basta mettere a confronto tra loro i risultati dei primi classificati ai test, la forbice che divide i primissimi con quelli che li seguono a ruota e, poi, questi risultati con la composizione delle aule per capire qualcosa in piu’. Se si tratti di casi fortuiti o se qualcosa non torna, però, sarà il prosieguo dell’inchiesta a stabilirlo. Ecco alcuni degli aspetti che saltano agli occhi. Il primo classificato: si tratta di un giovane studente sulla cui preparazione si possono sollevare davvero pochi dubbi. Il ragazzo, infatti, si è classificato primo anche al test d’ingresso al corso di laurea ad odontoiatria, ha partecipato ad altre selezioni in atenei diversi da quelli di Messina, classificandosi anche lì primo, si è piazzato quinto alle durissime selezioni per l’ingresso al corso del San Raffaele di Milano, una delle scuole piu’ rinomate in Italia. Dietro di lui si è classificato un coetaneo che, rispetto al primo, ha sbagliato non piu’ di due domande. Il terzo classificato, invece, ha consegnato un test praticamente identico al primo classificato. Gli altri sette che li seguono a ruota hanno consegnato alla Commissione, test praticamente identici o quasi, pochissime le domande sbagliate, tanto che la differenza sul punteggio finale si è giocata sulla somma col voto del diploma. Altro particolare. I primi dieci classificati erano stati fatti accomodare tutti nella medesima classe. Un aspetto, questo, che era apparso da subito come sospetto, all’indomani della pubblicazione dei risultati, quando ancora la composizione delle aule era consultabile sul sito ufficiale dell’ateneo (la pagina è stata oscurata qualche giorno piu’ tardi). Quel che emerge dalle prime risultanze investigative: primo, secondo e terzo classificato erano seduti molto vicino uno all’altro. Tutti e tre, ancora, hanno frequentato il corso di preparazione ai pre esami tra i piu’ gettonati a Messina. Questi sono soltanto alcuni degli aspetti che la magistratura sta adesso vagliando. Come sta facendo anche il Ministero che, in attesa che la Guardia di Finanza depositi una prima informativa con le risultanze iniziali degli accertamenti, sta valutando la possibilità di annullare le prove. Annullamento chiesto anche dagli studenti, che stanno preparando le iniziative di protesta. La sigla studentesca Udu ha annunciato il ricorso al Tar.

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