"Da un anno la Regione non paga le imprese", la protesta dei costruttori edili

“Da un anno la Regione non paga le imprese”, la protesta dei costruttori edili

Redazione

“Da un anno la Regione non paga le imprese”, la protesta dei costruttori edili

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sabato 06 Novembre 2021 - 11:16

Il presidente provinciale Ance Salamone: "A luglio si era alzata la protesta ed era seguito un parziale intervento della Regione. Oggi larga parte delle aziende è senza un centesimo"

AGRIGENTO – “E’ passato oltre un anno senza che la Regione abbia trasferito alle imprese edili dell’Isola il dovuto per i lavori in fase di svolgimento per conto degli enti pubblici, e ad oggi, a parte qualche rassicurazione verbale e di circostanza, non abbiamo notizia del se e quando queste somme verranno effettivamente accreditate”.

A denunciarlo è Carmelo Salamone (nella foto), presidente provinciale di Ance Agrigento, la sigla che rappresenta i costruttori. “Già nei mesi scorsi – eravamo a luglio – si era alzato il grido di protesta degli imprenditori cui era seguito un parziale intervento da parte della Regione Siciliana, che ad oggi ha però lasciato larga parte delle aziende, che in atto si stanno occupando di interventi su strade, scuole e infrastrutture varie, senza un centesimo”.

“Dopo un anno abbiamo collezionato solo scuse e poco altro – continua Salamone -. Mentre le aziende, come è giusto, devono sottostare ad una lunghissima serie di obblighi burocratici, devono garantire tutta una serie di tutele ai lavoratori, devono comunque versare loro i contributi e pagare gli stipendi, gli Enti pubblici possono permettersi di essere inefficienti senza che nessuno contesti loro nulla. Se gli uffici e la Regione non riescono ad adempiere ai loro doveri che facciano allora un passo indietro”.

L’attuale stato di cose sta provando duramente le imprese, che hanno già visto aumentare in modo vertiginoso i costi per le materie prime, con alcune situazioni che hanno del grottesco.

“La politica regionale, con l’intento dichiarato di sostenere le aziende in un momento di difficoltà, ha ampliato al 30% l’anticipazione per la realizzazione degli interventi – spiega Salamone -, solo che ad oggi non non è stato versato nemmeno questo. Chi può va avanti, ma altri sono costretti a lasciare i cantieri a metà creando così disagi per i cittadini: a breve nessuno o quasi sarà più in condizione di lavorare senza percepire nulla e le ricadute occupazionali, come immaginabile, saranno pesantissime”.

Un commento

  1. alfredo siracusano 6 Novembre 2021 11:56

    ……lasciate gli addetti all’amministrazione pubblica senza un anno di stipendio e vedrete come saranno solerti nel disbrigo delle pratiche ……….

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