L’urgenza di far tornare il 118 a Castanea. E a Camaro crollano altri due lampioni

L’urgenza di far tornare il 118 a Castanea. E a Camaro crollano altri due lampioni

L’urgenza di far tornare il 118 a Castanea. E a Camaro crollano altri due lampioni

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lunedì 17 Febbraio 2014 - 09:40

I locali sono stati dichiarati inagibili ed il presidio è stato momentaneamente spostato al Mandalari, sul viale Giostra, lontano dai villaggi della zona nord. Tre consiglieri del VI quartiere chiedono che intanto venga trasferito nel centro comunale di Rodia. Nel III quartiere, invece, è ancora pericolo pali della pubblica illuminazione, per fortuna senza danni alle persone

Prima un interrogazione dei consiglieri comunali Democratici Riformisti (vedi correlato). Ora anche tre consiglieri del VI quartiere, dell’Udc, chiamano in causa il sindaco, il prefetto e l’assessore Borsellino, per chiedere di porre rimedio ad una grave mancanza per gli abitanti della zona.

I locali del 118 di Castanea sono stati dichiarati inagibili ed il presidio è stato momentaneamente spostato al Mandalari, sul viale Giostra, lontano dai villaggi della zona nord. Per mettere a norma la struttura, basterebbe una spesa esigua, ma tutto è ancora fermo. E nel frattempo i disagi per gli abitanti si toccano con mano.

Nel mentre si cerca una soluzione, i consiglieri Mario Biancuzzo, Giusi Feminò e Nunzio Cardullo ne propongono un’altra immediata: la collocazione della postazione del 118 nei locali di proprietà comunale dell’ex centro civico di Rodia, di recente dismesso, ma ristrutturato solo due anni fa e dove è presente anche un’area di parcheggio recintata. I tre consiglieri chiedono anche che venga ripristinato il servizio notturno per una circoscrizione che, nonostante conti 33mila abitanti, triplicati nel periodo estivo, non possiede neppure una guardia medica.

Dal VI quartiere al III, dove ancora una volta sono crollati due lampioni. “L’ultimo episodio – affermano il consigliere circoscrizionale Alessandro Cacciotto ed il consigliere comunale Libero Gioveni – si è registrato venerdì scorso, quando a Camaro si sono staccati due pali. Anche stavolta il buon Dio ha vigilato, non si sono infatti registrati danni gravi ma – continuano Cacciotto e Gioveni – non è più possibile assistere passivi a questa situazione o sfidare oltremodo la sorte perché, continuando con questo lassismo, prima o poi le conseguenze saranno inevitabilmente spiacevoli”.

Quello di venerdì 14 febbraio, è infatti il terzo episodio che si è verificato a stretto giro di tempo a Camaro: il primo è datato 16 ottobre, il secondo pochissimi giorni fa, il 30 gennaio, vicino all’ufficio postale.

Cacciotto e Gioveni puntano il dito sulla manutenzione dei pali, molti dei quali fatiscenti ed arrugginiti alla base ed auspicano che l’Amministrazione Comunale intervenga al più presto per il monitoraggio e la sostituzione di quelli più vetusti e a rischio crollo. Alla prossima seduta utile, Cacciotto chiederà al Consiglio della Terza Circoscrizione l’adozione di una delibera circoscrizionale, sottolineando che il mancato ripristino dei lampioni sta creando disagi anche per ciò che concerne la pubblica illuminazione.

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