Lo strano caso del Consiglio comunale di Mazzarrà Sant'Andrea

Lo strano caso del Consiglio comunale di Mazzarrà Sant’Andrea

Rosaria Brancato

Lo strano caso del Consiglio comunale di Mazzarrà Sant’Andrea

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sabato 18 Agosto 2012 - 07:50

I consiglieri comunali di maggioranza di Mazzarrà Sant'Andrea si sono dimessi in massa "per consentire un'efficace azione alla giunta". Con le loro dimissioni infatti arriverà un commissario fino alla fine della legislatura ed il sindaco non avrà una "controparte politica" con cui confrontarsi. L'opposizione insorge e si rivolge ai legali.

I consiglieri della maggioranza del consiglio comunale di Mazzarrà Sant’Andrea si son dimessi in massa a tre mesi dall’elezione, con motivazioni singolari, aprendo le porte ad un commissariamento fino alla fine della legislatura e ponendo un precedente che ha spinto l’opposizione a rivolgersi ai legali.

Eletti alle amministrative di maggio, 7 consiglieri sugli 8 che sostengono il sindaco Salvatore Bucolo (area centro-destra), hanno deciso di gettare la spugna in modo irrevocabile consegnando una lettera al segretario generale con queste motivazioni:

“I sottoscritti dichiarano di dimettersi irrevocabilmente ai sensi dell’art.11 L.R. 5/9/97 n°35 dalla carica di consiglieri comunali. Con la presente non s’intende inficiare il alcun modo il rapporto politico con il sindaco al quale si conferma fiducia e stima da parte di tutti noi. Le dimissioni vengono rassegnate al solo scopo di offrire alla cittadinanza di Mazzarrà Sant’Andrea serenità, evitando dissidi e fratture nel tessuto sociale e nel contempo garantire efficienza ed efficacia all’azione amministrativa per il conseguimento degli obiettivi che si condividono, fissati nel programma politico-amministrativo del sindaco”

In sintesi i consiglieri comunali, eletti dalla popolazione di Mazzarrà per rappresentarli e aiutare, in base al ruolo, l’amministrazione nel portare a termine il programma, ritengono di essere più utili abdicando a quel compito e consegnando l’Aula ad un commissario straordinario che resterà fino alla fine della legislatura.

Viene da chiedersi come mai abbiano il sospetto sulle loro capacità di azione al punto da considerarsi più efficaci, come rappresentanti del popolo, da assenti che non da presenti. Son queste le motivazioni che hanno spinto i 4 consiglieri dell’opposizione a rivolgersi all’avvocato Antonio Catalioto per intraprendere tutte le vie necessarie al rispetto di un mandato conferito dagli elettori, compreso il ricorso al Tar o un esposto al Ministero degli Interni.

A spingere Andrea Il Grande, Alessandro Bucolo,Leonardo Torre, Salvatore Fontana, Domenico Ravidà, Francesca Merlotti, Rosalia Reale alle dimissioni irrevocabili sono stati i comportamenti dell’opposizione che, come ogni normale opposizione, in questi mesi ha presentato una decina d’interrogazioni (strumento utilizzato in tutti i Consigli d’Italia, sia dalla minoranza che dalla maggioranza) su svariati argomenti, compreso il fatto che la giunta Bucolo non rispetti pienamente la normativa in materia di presenza di donne nell’amministrazione.

Insomma, quel che è normale routine in tutti i Consigli comunali, nei quali ognuno fa la sua parte. Evidentemente i consiglieri di maggioranza di Mazzarrà intendono aiutare nel modo migliore il sindaco e la giunta rinunciando ad esercitare quel ruolo che il mandato elettorale gli ha dato. Dimettendosi infatti e lasciando che il Consiglio venga commissariato, l’amministrazione non avrà alcuna controparte di tipo “politico” neanche come pungolo e stimolo, non avrà un’intera Aula con la quale dialogare ma un solo commissario. Insomma, non v’è dubbio che il sindaco potrà portare avanti il programma, ma lo farà, per 5 anni, in “splendida solitudine”.

Rosaria Brancato

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