Servono 50 milioni per riaprire 70 strade provinciali. Il report del Genio Civile

Servono 50 milioni per riaprire 70 strade provinciali. Il report del Genio Civile

Marco Ipsale

Servono 50 milioni per riaprire 70 strade provinciali. Il report del Genio Civile

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giovedì 16 Aprile 2015 - 22:19

Ma quella cifra è a disposizione per l’intera regione e dunque per la nostra provincia potrebbero arrivare solo 7 o forse 8 milioni. L’assessore regionale Giovanni Pizzo in missione a Roma per chiedere lo stato di emergenza ed il trasferimento di nuove risorse

Un territorio flagellato da frane e alluvioni, tanto che ben 70 strade, tra provinciali e locali, sono chiuse per la mancanza dei requisiti di sicurezza. Alcune crollate, altre a rischio, altre ancora in condizioni ai limiti della praticabilità.

E’ un problema che riguarda tutta la Sicilia e che ha spinto l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità, Giovanni Pizzo, ed il direttore del dipartimento, Fulvio Bellomo, ad incontrare i rappresentanti di Province e Geni Civili prima di recarsi a Roma per discutere con il Governo nazionale e richiedere lo stato di emergenza della viabilità siciliana ed il trasferimento di fondi straordinari.

La Provincia Regionale di Messina, in un percorso condiviso con il Genio Civile e su incarico dell’assessore Pizzo, ha predisposto un elenco di interventi prioritari da eseguirsi sulla viabilità provinciale interrotta o danneggiata da recenti eventi alluvionali.

“Abbiamo prodotto un report sulla scorta dei dati che ci hanno fornito le amministrazioni provinciali e comunali – afferma l’ing. capo del Genio Civile, Leonardo Santoro – e poi fornito alla Regione le indicazioni sullo stato di degrado delle strade per valutare la cifra complessiva necessaria a mettere in sicurezza la viabilità. L'intervento più corposo, 2 milioni e 400mila euro, riguarda il ponte di Calderà, distrutto dall'alluvione di Barcellona del 2011, che incredibilmente non è ancora stato finanziato. Nella nostra provincia servono circa 50 milioni di euro per poter riaprire 70 strade interessate da dissesto idrogeologico. Al momento, però, gli unici strumenti di finanziamento sono i 50 milioni, per tutta la Regione, previsti dalla delibera numero 64 della giunta regionale. Di questi, alla nostra provincia potrebbero spettarne 7 o forse 8, dunque è ovviamente impossibile far fronte a tutti gli interventi. Per questo ci è stato chiesto di stilare una lista di priorità ma l’obiettivo è quello di aggiungere risorse e operare ovunque serva”.

Una lista puntuale, con schede progettuali che focalizzano la tipologia del danno e gli indicatori di rischio. “Siamo lieti di fornire il nostro supporto e di condividere un percorso – conclude Santoro -. In futuro potremmo anche mantenere la regia di coordinamento sugli interventi, con sopralluoghi e valutazioni di tipo esclusivamente tecnico e non politico”.

(Marco Ipsale)

2 commenti

  1. Questo report è purtroppo lo specchio della nostra povera Italia. La parola prevenzione è ormai sparita dal nostro vocabolario. Molto probabilmente investendone meno della metà si sarebbero evitati questi crolli. Ma ovviamente io sono un semplice cittadino e non capisco i meccanismi della politica ( + emergenza – gare d’appalto? ).

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  2. Questo report è purtroppo lo specchio della nostra povera Italia. La parola prevenzione è ormai sparita dal nostro vocabolario. Molto probabilmente investendone meno della metà si sarebbero evitati questi crolli. Ma ovviamente io sono un semplice cittadino e non capisco i meccanismi della politica ( + emergenza – gare d’appalto? ).

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