Donne e lavoro: l’incontro dei sindacati autonomi

Donne e lavoro: l’incontro dei sindacati autonomi

Francesca Cali

Donne e lavoro: l’incontro dei sindacati autonomi

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domenica 17 Novembre 2019 - 08:11

Le donne iscritte ai sindacati CSA ,SADA, FIADEL e CISAL si sono riunite nel pomeriggio di giovedì per discutere di tutte le problematiche legate al mondo del lavoro.

Noi della CSA ci siamo e là fuori lo devono sapere. Devono sapere che puntiamo a diventare un punto di riferimento per tutte le donne che pretendono rispetto e parità sul luogo di lavoro, che non vogliono i diritti trasformati in favori”.

È un impegno costante e concreto quello delle donne iscritte ai sindacati autonomi CSA,SADA,FIADEL e CISAL di Messina, che nel pomeriggio di giovedì si sono incontrate presso Palazzo Zanca.

Un incontro, a cui hanno preso parte anche Pietro Fotia, segretario generale CSA Regione Autonomie Locali e Giovanna Sciuto di CISAL, e in cui si è discusso di tutte le problematiche che le donne vivono nell’ambiente di lavoro.

“Dobbiamo eliminare- ha chiarito Clara Cucè– i criteri discriminanti contenuti nel contratto nazionale di lavoro legati alla presenza della donna, cercando di facilitare le carriere. Il divario retributivo tra uomini e donne è imputabile a diversi elementi: dal modo in cui la retribuzione è determinata nei contratti collettivi, dai sistemi di classificazioni delle professioni e dai salari e benefit negoziati individualmente. Il salario e il sistema delle classificazioni delle professioni possono non tenere conto del valore e delle competenze delle professioni femminili o assegnare bonus o premi salariali ai lavori maschili. Nei contratti collettivi sono stati fatti piccoli passi con l’introduzione delle norme che favoriscono il congedo per le donne vittime di violenza ma non è sufficiente. Dobbiamo chiedere con forza un riequilibrio sugli inquadramenti”.

Presenti all’incontro tante donne lavoratrice che hanno raccontato e loro storie tutte accomunate da un unico fattore: la voglia di cambiare e di lavorare compatte ad un unico progetto di cambiamento. E da questa volontà nasce il programma per cui le donne iscritte ai sindacati autonomi lavoreranno affinché si possano raggiungere degli obiettivi concreti già quest’anno. Un programma che prevede la realizzazione di uno sportello di ascolto per i problemi sul posto di lavoro, una piattaforma rivendicativa per chiedere l’apertura anticipata e posticipata delle scuole, più asili nido e scuole dell’infanzia, e maggiore sostegno per l’assistenza di anziani e disabili in famiglia, la cui cura ricade per lo più sulle spalle delle donne.

D’altronde come specificato dalla stessa Crocè tutti i Paesi che garantiscono maggiore parità tra i due sessi sono quelli con un’economia solida e maggiore ricchezza. Ma non solo parità di salario, l’impegno dei sindacati è rivolto anche alle donne che desiderano diventare madre e che non devono essere messe nella condizione di dover scegliere fra lavoro e famiglia.

Obiettivo da raggiungere anche la realizzazione di un vademecum da distribuire ai lavoratori e alle lavoratrici sulle molestie e le violenze sessuali così che chi le subisce non pensi di essere sola e isolata.





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