E’arrivato il placet della Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali
La facciata principale del Tribunale di Messina, sarà illuminata a led con zone di luce attivate tra una colonna e l’altra attraverso proiettori e con barre a led in rgb, poste dietro le finestre. La progettazione curata dall’arch. Francesca Manduca, secondo le indicazioni dell’Amministrazione del sindaco Giuseppe Buzzanca, ha avuto il placet della Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali e l’assessore alla manutenzioni, Pippo Isgrò, darà il via, nei prossimi giorni, a simulazioni delle sorgenti luminose, prima di avviare gli interventi realizzativi che permetteranno l’illuminazione architettonica che darà risalto a Palazzo Piacentini, una delle strutture più importanti della città, il cui progetto risale al 1912. Dopo alcune variazioni approvate nel 1913, l’impresa Porcheddu iniziò i lavori, poi sospesi per le vicende belliche della Grande Guerra. Soltanto nel 1923 si potè riprendere l’attività di cantiere interrotta, con l’affidamento all’impresa Savato. Il progetto era stato interamente rivisto dal Piacentini che, mantenendo invariata la parte strutturale, riformulò la veste architettonica. I lavori furono ultimati nel 1927 e l’inaugurazione avvenne in forma solenne nel 1928. L’iniziativa di oggi di illuminare la facciata, segue quella del dicembre scorso, quando è stata ripristinata la funzionalità del sistema dei corpi illuminanti, sul grandioso attico di palazzo Piacentini, che mette in luce la grande quadriga condotta dalla dea Minerva, realizzata dallo scultore e pittore Ercole Drei, (Faenza 1886-Roma 1973), in lega di bronzo e alluminio. L’intervento che fu disposto dal sindaco Buzzanca, e coordinato dall’assessore alla manutenzioni, Isgrò, ha contribuito a conferire rilievo culturale alla grande quadriga, recuperata dalla tradizione architettonica del Nord Europa, tipica per i grandi edifici pubblici ottocenteschi.
