"Dovevano togliere l'esplosivo dal casello 7". Ecco perché la tragedia di Barcellona e gli arresti

“Dovevano togliere l’esplosivo dal casello 7”. Ecco perché la tragedia di Barcellona e gli arresti

Marco Ipsale

“Dovevano togliere l’esplosivo dal casello 7”. Ecco perché la tragedia di Barcellona e gli arresti

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giovedì 14 Gennaio 2021 - 09:35

Operai al lavoro con attrezzi capaci di produrre scintille in un fabbricato in cui c'era materiale esplodente

Cinque morti e due feriti. La tragedia del 20 novembre 2019, a Barcellona, l’esplosione della fabbrica “Costa Vito e figli” ha dei responsabili. E’ la conclusione a cui sono arrivati i carabinieri del Comando provinciale di Messina e della Compagnia di Barcellona, che hanno ricostruito la dinamica dei fatti.

Oggi l’arresto, ai domiciliari, del titolare della fabbrica e dei responsabili della ditta a cui erano stati affidati lavori che, paradossalmente, dovevano elevare gli standard di sicurezza.

LE CAUSE

L’esplosione ha avuto origine al fabbricato 7, destinato all’attività di miscelazione dei colori dei manufatti pirotecnici. Poi si è propagata al 6, adibito allo stoccaggio dei manufatti pirotecnici finiti, e all’8, adibito a laboratorio. Gli operai della “Bottega del ferro” stavano lavorando dentro il casello 7, dove erano presenti diversi quintali di materiale esplodente, e usavano l’elettrosaldatrice e la smerigliatrice, attrezzi capaci di produrre scintille. E’ questa la causa dell’esplosione.

La conferma arriva dal sequestro del telefono di Antonino Bagnato, in cui è stata trovata una foto scattata pochi istanti prima della tragedia, che riprendeva uno degli operai mentre lavorava con una saldatrice alla sbarra di scorrimento delle grate installate nel casello 7. “Non avere rimosso il materiale esplodente dalla zona interessata – è la conclusione degli investigatori – costituisce una grave imprudenza”.

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