Droga tra Calabria e Sicilia. 9 arresti a Messina. NOMI, FOTO e VIDEO

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Marco Ipsale

Droga tra Calabria e Sicilia. 9 arresti a Messina. NOMI, FOTO e VIDEO

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martedì 25 Febbraio 2020 - 07:40

Traffico di cocaina, hashish e marijuana

MESSINA – 5 persone in carcere, 4 ai domiciliari, 2 obblighi di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Uno di loro aveva il reddito di cittadinanza, altri otto facevano parte di nuclei familiari in cui uno dei componenti lo percepiva.

Vanno in carcere Gaetano Mauro, Giacomo Lo Presti, Alessio Papale, Giacomo Russo e Domenico Batessa. Ai domiciliari Domenico Sottile, Carlo Ardizzone, Giusi Stracuzzi e Paolo Di Bella. Obbligo di firma per Domenico Papale e Orazio Margurio.

E’ il risultato dell’operazione “Festa in maschera”, condotta dalla Guardia di Finanza di Messina e diretta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Messina, che ha sgominato un traffico di cocaina, hashish e marijuana tra Calabria e Sicilia.

Tutto nasce dall’arresto di due messinesi il 26 settembre 2018, sorpresi alla rada San Francesco mentre trasportavano a Messina due chili e mezzo di cocaina, con elevato grado di purezza, pari al 76 %. Si è capito che non era un episodio isolato, è così emersa un’associazione a delinquere che aveva la sua base a Giostra, dotata di stabili canali di approvvigionamento a Messina, Catania e in Calabria.

Il 2 febbraio 2019, altro arresto del 23enne messinese Giacomo Russo, di nuovo arrestato oggi, sorpreso al rientro da Catania con 5 kg di marijuana. Stessa quantità sequestrata il 23 febbraio 2019 in casa del 36enne Giacomo Lo Presti, a Giostra, anche lui di nuovo arrestato oggi. In quell’occasione c’erano due fornitori catanesi e altri quattro appartenenti all’organizzazione.

In casa di Gaetano Mauro e della sua consorte, la 33enne Giusi Stracuzzi, c’era invece un servizio di distribuzione droga operativo h 24, con cambi turno e pagamento di stipendi mensili e “straordinari” per la reperibilità, come fosse un normale lavoro.

In appena quattro mesi, da novembre 2018 a febbraio 2019, sono stati accertati oltre 2500 episodi di spaccio. Sequestrati 2 kg di cocaina e 10 kg tra marijuana e hashish.

Il capo e promotore dell’associazione era il 29enne Gaetano Mauro, figlio di Carmelo Mauro, killer del clan Galli di Giostra, assassinato il 22 maggio 2001, in un agguato mafioso all’incrocio tra i viali Giostra e Regina Elena, a Messina.

Grazie alla parentela, Gaetano Mauro aveva scalato le gerarchie del clan Galli, ottenendone la supremazia, riconosciutagli dai congiunti diretti del capoclan Luigi Galli, detto “Scarpuzza”. “Lo sanno che tu comandi anche a me”, gli dice uno dei componenti in occasione di un attentato incendiario nei confronti di una sala scommesse, nel gennaio 2019.

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