Da un anno «eccezionale» sino ad arrivare ad un passo dal baratro: a palazzo Zanca è crisi nera

Da un anno «eccezionale» sino ad arrivare ad un passo dal baratro: a palazzo Zanca è crisi nera

Danila La Torre

Da un anno «eccezionale» sino ad arrivare ad un passo dal baratro: a palazzo Zanca è crisi nera

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venerdì 02 Marzo 2012 - 22:31

La settimana appena conclusa è una delle più difficili mai vissute in quel di palazzo Zanca e, certamente, la più difficile dell’era Buzzanca. All’orizzonte l’aumento delle tasse comunali. ALLEGATO IL VIDEO CON LE INTERVISTE AI CITTADINI ED AI CONSIGLIERI COMUNALI

Rubinetti a secco per cinque giorni ed in alcuni casi anche di più; montagne di sacchetti di rifiuti ad “ornare” ed “inebriare” le strade cittadine; decine di tir incolonnati lungo le vie del centro; lavoratori pubblici in rivolta, con le proteste, ormai cicliche, dei dipendenti di Atm e Messinambiente e quelle, decisamente più insolite, dei dipendenti comunali; la corsa contro il tempo per dare risposte esaustive e concrete alla Corte dei Conti . La settimana appena conclusa è una delle più difficili mai vissute in quel di palazzo Zanca e, certamente, la più difficile dell’era Buzzanca. Che solo tre mesi aveva concluso il 2011 definendolo un anno «eccezionale».

Eccezionale veramente, diremmo noi ricordando – con una citazione poco aulica ma incisiva – “Attila”, il noto personaggio interpretato da Diego Abatantuono in un celebre film. Messina ed i messinesi si apprestano a vivere mesi duri ed un primo assaggio, indigesto, si è avuto con le emergenze di questa settimana, nate non per caso né all’improvviso ma da criticità già conosciute e mai definitivamente risolte.

Così per l’immondizia strabordante, segnale evidente della persistente insoddisfazione dei lavoratori di Messinambiente , costretti a reclamare non “solo” gli stipendi arretrati e certezze per il futuro, sempre più preoccupante dopo la messa in liquidazione della società di via Dogali, ma persino condizioni di sicurezza sul luogo di lavoro, ad oggi inesistenti.

Così per il passaggio dei Tir dal centro città: gli approdi di Tremestieri fanno acqua anzi sabbia da tutte le parti e ad ogni sciroccata diventano impraticabili, facendo ripiombare la città in quella schiavitù dai Tir per sconfiggere la quale, non molto tempo fa, migliaia di messinesi erano scesi in piazza chiedendo a gran voce alle amministrazioni del passato di liberare la città dai bestioni della strada.

Così per l’approvvigionamento dell’acqua, passato per motivi strettamente economici dall’acquedotto dell’Alcantara alla condotta di Fiumefreddo, che costa meno ma è anche meno “affidabile”, visti i frequenti danneggiamenti che subisce a causa soprattutto della mancata messa in sicurezza della montagna circostante.

Criticità e problemi che, in fondo, hanno un minimo comune denominatore: esiguità di risorse economiche. Palazzo Zanca è allo stremo ed il baratro è ad un passo. Ai rilievi mossi dalla Corte dei Conti l’amministrazione , con il placet del Consiglio comunale che ha approvato la delibera presentata dall’esecutivo , ha risposto con un piano triennale di rientro , che mira rateizzare i debiti e, nel frattempo, a fare cassa. Come? In primo, luogo puntando ancora su quel piano di dismissione degli immobili di proprietà del Comune, “partorito” con grandi aspettative ma sino ad oggi miseramente fallito; e in secondo luogo, qualora la vendita dei gioielli di famiglia non dovesse andare a buon fine, aumentando le entrate , cioè le tasse comunali: Tarsu, I.M.U; determinazione aliquota accise Energia elettrica . Previsto, inoltre, «l’aumento dei costi di copertura dei servizi a domanda individuale fino alla integrale copertura del costo del servizio».

L’ amministrazioni vara le sue misure “eccezionali” e tenta così di non far cadere il Comune nel baratro. Ma il baratro è lì, ad un passo. (Danila La Torre)

ALLEGATO IL VIDEO CON LE INTERVISTE AI CITTADINI ED AI CONSIGLIERI COMUNALI SULLA SITUAZIONE FINANZIARIA DEL COMUNE

7 commenti

  1. questi incapaci sono incollati alle poltrone con l’Attack.Sono dei rapaci e veloci nel riciclarsi.Non sono andati ad amministrare una città ma per vedere cosa possono arraffare.E il buddace in posizione di 90 gradi,li continua a votare per un tozzo di pane duro.

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  2. Secondo me è giusto che facciano un passo indietro, che si dimettano, è inutile continuare per una strada che porta all’oblio più nero che c’è.

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  3. E vai con le tasse: le pagheranno soltanto i soliti noti, persone oneste!
    Quanti non pagano: Tarsu, gratta e sosta, biglietti autobus-tram, divieti di sosta, doppie file, escrementi dei cani sui marciapiedi, occupazione suolo pubblico attività commerciali, deposito rifiuti fuori dall’orario consentito, multe NAS, atti di vandalismo gratuito su opere pubbliche (pubblico è nostro!)….
    Una sana amministrazione NON DEVE LIMITARE O, PEGGIO, EVITARE I CONTROLLI!
    E INVECE….SI LASCIA FARE TUTTO QUELLO CHE SI VUOLE FARE, CON GRAVE DANNO NON SOLO ALLA CITTA’ COME LUOGO, MA ANCHE ALLE CASSE DELLA SUA AMMINISTRAZIONE E ALLA RICCHEZZA DEI SERVIZI!
    MA IO SONO “POETA” E, FORSE, VIVO TRA LE NUVOLE!

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  4. carmelo cascio 3 Marzo 2012 14:19

    Dal quotidiano Libero di oggi si apprende che il “NOSTRO” Sindaco Buzzanca ha 2 (due) auto blù a DISPOSIZIONE che percorrono mediamente 70.863 Km all’anno media giornaliera di Km. 198 Km……
    Pertanto il Sindaco on.dr. prof. Giuseppe BUZZANCA-invece di aumentare le tasse- venda le 2 auto blu….Si apprende anche che MESSINAMBIENTE pagherebbe ad un giornalista addetto STAMPA un compenso lordo annuale di 50.000 Sic!!!! URGE TAGLIARE Gli sprechi e liquidare Tutte le Aziende Partecipate. I Servizi debbono essere gestiti direttamente dai Dipartimenti Comunali..

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  5. liliana parisi 3 Marzo 2012 19:34

    Se non ci sono le paghe per i lavoratori,a maggior ragione debbono essere sospesi TUTTI i compensi ad assessori e consiglieri comunali e di quartiere.E sarebbe stato opportuno anche rimandare ad altra data “la Notte della Cultura”. E ci sarebbero tanti altri sprechi da tagliare! Invece di pensare a nuove tasse(che sono altissime,specie se consideriamo la carenza dei servizi), ci si impegni a stanare gli evasori!Si utilizzino i dati emersi dal censimento:almeno così quest’altra spesa servirà a qualcosa!

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  6. forza Messna …. si risolleverà nonostante il gioco al massacro!!! cui prodest?

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  7. carmelo cascio 5 Marzo 2012 08:50

    Con questi Dirigenti Comunali,Messina sprofonderà sempre di più.Un esempio:Operazione BOC anno 2007.
    La gestione schizofrenica del Comune di Messina ha trovato la massima espressione nella vicenda dei BOC e connessa destinazione,come di seguito esemplificato. Il Comune di Messina aveva sottoscritto con la Cassa Depositi e Prestiti,9 mutui pari a circa 52.4 milioni di euro,per finanziare opere pubbliche.
    Di tale somma,solo 5 milioni sono stati effettivamente utilizzati,il resto pari a circa 48 milioni di euro,ovviamente sarebbe stato erogato ad opere realizzate.Nel frattempo,stante la mancanza di liquidità,un esperto “azzecagarbugli” del Comune per fare cassa,”surrettizziamente” attinge all’Istituto dei BOC,rinegoziando presso altro Istituto finanziario,i mutui già contratti con la Cassa Depositi e Prestiti,invocando a pretesto il tasso più conveniente (-1%).Con detta operazione “FANTAECONOMOCA” sottoscritta con il nuovo contraente,il Comune ha introitato la somma di 52 milioni di euro,di cui 5 restituiti alla Cassa Depositi e Prestiti per estinguere i Debiti precedenti.I rimanenti,circa 48 milioni di euro sono stati utilizzati subito per coprore situazioni debitorie..Sic!
    Quindi la liquidità scaturita dalla operazione finanziaria dei BOC che nell’immediato ha soddisfatto esigenze di Cassa,in sostanza ha accresciuto notevolmente il DISSESTO FINANZIARIO.Uno dei nove mutui rinegoziati era quello di circa 23 milioni di euro, mutuo per i lavori degli svincoli GIOSTRA-ANNUNZIATA.. Sic!

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