Nuovo allarme sulla paralisi occupazionale lanciato nel direttivo della Fillea-Cgil

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giovedì 12 Febbraio 2015 - 14:33

Ulteriore calo di iscritti alla Cassa edile. Ripercussioni anche nella filiera: scatta la mobilità ordinaria. Il segretario Oriti “Importanti opere pubbliche ancora bloccate mentre tanti lavoratori sono in condizioni precarie, parecchi senza reddito”

La crisi nel settore edilizio è inarrestabile. “I numeri che continuiamo a registrare sono drammatici con un ulteriore calo di iscritti alla Cassa Edile di 650 lavoratori mentre assistiamo a lungaggini burocratiche che bloccano l’apertura dei cantieri di importanti opere pubbliche che oltre a dotare il territorio di infrastrutture strategiche rappresentano una grande opportunità, l’unica prospettiva di lavoro, per centinaia di lavoratori”, ha evidenziato il segretario generale della Fillea-Cgil di Messina Biagio Oriti nel direttivo provinciale.

Al centro del confronto sindacale e dei diversi interventi il peggioramento delle condizioni di vita di operai, lavoratori del comparto costruzioni. Mentre nei vari uffici si rilevano ritardi su ritardi con finanziamenti anche a rischio tanti lavoratori sono in una situazione precaria e parecchi senza reddito”, ha sottolineato il segretario della Fillea.

Via Don Blasco, porto di Tremestieri, opere di riqualificazione e portuali, impianti di depurazione in tutto il territorio provinciale sono solo alcuni degli interventi in attesa di avvio.

Per dare risposte alle migliaia di lavoratori edili disoccupati la Fillea torna ad avanzare una serie di richieste alle stazioni appaltanti e agli enti locali:sbloccare immediatamente le opere cantierabili; avviare piani di interventi di riqualificazione che oltre a recuperare aree urbane e centri storici possono creare nuove opportunità occupazionali; puntare sulla messa in sicurezza del territorio e degli edifici pubblici .

Il sindacato annuncia una nuova mobilitazione territoriale per la “vertenza edilizia” e investe «della problematica nuovamente la Prefettura anche alla luce delle notizie poco rassicuranti sulla disponibilità di risorse per gli ammortizzatori sociali.»

La Fillea di Messina evidenzia inoltre che «la crisi sta avendo pesanti ripercussioni su tutta la filiera del settore con più di 50 lavoratori in mobilità ordinaria. Le aziende dei laterizi e del legno del territorio continuano a ridurre personale e tanti lavoratori sono costretti a ricorrere agli ammortizzatori sociali con condizioni di vita maggiormente precarie. Anche questi gli effetti della crisi che continua ad investire l’edilizia, del rallentamento dell’edilizia privata»

Ai lavori del direttivo ha preso parte il segretario generale della Fillea Sicilia, Franco Tarantino, che ha fatto il punto sulle drammatiche condizioni del comparto delle costruzioni nell’isola con l’allarmante dato di 80mila disoccupati e mettendo in evidenza una certa disponibilità finanziaria che potrebbe far ripartire un settore trainante per tutta l’economia: per il 2015 il CIPE ha autorizzato una spesa di 1 miliardo e 900 milioni di euro per vari interventi.

Alla Regione e agli enti locali chiediamo di mettere la questione edilizia come priorità amministrativa e progettuale, di dare immediate risposte ai lavoratori”, ha sottolineato Oriti affrontando durante il direttivo le iniziative che saranno messe in campo.

2 commenti

  1. Non ricordo una sola parola di protesta di questa e delle altre organizzazioni sindacali contro la decisione dell’amministrazione comunale di acquistare alloggi, piuttosto che costruirli, nelle aree che debbono essere sbaraccate per dare dignità ai cittadini e decoro alla città.

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  2. Non ricordo una sola parola di protesta di questa e delle altre organizzazioni sindacali contro la decisione dell’amministrazione comunale di acquistare alloggi, piuttosto che costruirli, nelle aree che debbono essere sbaraccate per dare dignità ai cittadini e decoro alla città.

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