Il presidente del Consiglio: "Candidatura a sindaco e progetto credibili. Mi hanno convinto l'indiscutibile spessore umano e morale. Può unire perché da sempre estraneo alle logiche della politica"
GIARDINI NAXOS – Le manovre in vista delle elezioni amministrative del 24 maggio sono entrate nel vivo. Dopo l’ufficializzazione della candidatura a sindaco, domenica scorsa, di Lilly Labonia (che va ad aggiungersi a quelle di Sebastiano Cavallaro, Antonio Veroux, Nino Falanga, Agatino Bosco e Giorgio Stracuzzi), oggi scende in campo il presidente del Consiglio comunale, Danilo Bevacqua (nella foto). E arriva il suo endorsement alla candidatura a primo cittadino di Giorgio Stracuzzi.
Il passo indietro
Nelle scorse settimane, Bevacqua aveva espresso la volontà di “impegnarsi in prima persona per un nuovo progetto amministrativo che possa rilanciare Giardini Naxos”. Il suo impegno non consisterà, però, nella corsa alla poltrona più ambita di Palazzo dei Naxioti. E’ disposto a fare il “gregario”, sentendosi ugualmente protagonista.
“Ho inteso così avviare un dialogo costruttivo con Giorgio Stracuzzi – spiega il presidente del Consiglio – medico stimato, persona conosciuta e da sempre apprezzata nella nostra comunità. Lo conosco bene, siamo amici da tanti anni e la stima tra noi è reciproca. Condividiamo la consapevolezza che Giardini, mai come stavolta, abbia bisogno di un progetto che possa davvero rilanciare la città, dare risposte alla gente e sviluppare le tante potenzialità del nostro territorio”.
“Stracuzzi estraneo ai personalismi, lo dimostrano i fatti”
A più riprese e da più parti, Stracuzzi ha ricevuto negli anni la proposta di candidarsi ma non ha mai accettato e ha proseguito sino all’età della pensione la sua prestigiosa carriera professionale.
“Ha dato dimostrazione – sostiene Bevacqua – di essere estraneo ai personalismi che troppo spesso affliggono la politica. Il dottore Stracuzzi – aggiunge – ha espresso questa volta il desiderio e la disponibilità a scendere in campo per candidarsi a sindaco. Ma, soprattutto, a guidare un progetto di rilancio della città e per provare a riunirla e pacificarla e rappresentare tutta la comunità, ponendosi al servizio di Giardini come d’altronde ha fatto per tutta la sua vita con ogni cittadino”.
Il presidente del Consiglio va presto oltre. “La credibilità del suo progetto, l’indiscutibile spessore umano e morale che anima questa sua candidatura – incalza – mi hanno portato al convincimento che sia opportuno mettere da parte proprio quella logica dell’io, che peraltro mai mi è appartenuta e mai mi apparterrà. In una campagna elettorale in cui tutti fanno un passo in avanti anteponendo se stessi al bene comune, io scelgo di farne uno indietro per fare l’interesse della città. Non sono in corsa per ‘la poltrona’ e per una vittoria personale che si riveli poi l’ennesima sconfitta per Giardini.
“Non cado nella trappola dei personalismi”
Non intendo cadere nella trappola dei personalismi e nemmeno delle accuse personali di chi interpreterà questa campagna elettorale come una sfida alla persona anziché un confronto politico per la città. C’è bisogno di dare alla gente un progetto – ribadisce Bevacqua – che vada oltre il candidarsi per vincere a tutti i costi. Che garantisca il buon governo e che sappia creare le giuste basi per dare un futuro di crescita e sviluppo a questo territorio, una speranza alle nuove generazioni di poter crescere e realizzare qui le proprie ambizioni senza dover andare via.
Da qui la decisione di affiancare Stracuzzi e sostenere la sua candidatura. Insieme vogliamo fare una squadra che sappia dare una svolta al paese ed un cambiamento, realizzando quelle idee e strategie di cui necessita Giardini Naxos per rilanciarsi”.
“Una corsa alla sindacatura senza precedenti”
A Giardini Naxos si sta assistendo ad una corsa alla sindacatura che molto probabilmente vedrà un numero di candidati senza precedenti nella storia di questa città: 6, forse 7 o addirittura 8 candidati a sindaco. E altrettante liste di candidati al Consiglio comunale. Ovviamente siamo ancora all’inizio e ci sarà probabilmente tempo per fare sintesi.
“Bene la pluralità di vici, ma attenti alle divisioni…”
“Ben venga in democrazia – dice Bevacqua – la pluralità di voci ed il coinvolgimento di chiunque voglia partecipare in prima persona alla costruzione di un futuro migliore per Giardini. Oltre le legittime ambizioni personali, tuttavia, ciò significa anche che la nostra Giardini rischia di continuare ad essere divisa, oggi molto più di ieri, da troppi antagonismi, veti incrociati, fatti personali, rivalità. E da una ostinata volontà generale di far prevalere, a tutti i costi, le logiche dell’io sulla dimensione fondamentale del noi. Se questo sarà lo scenario, Giardini – conclude il presidente uscente del Consiglio – potrebbe avere un sindaco che nei numeri non rappresenterebbe neppure la metà dell’elettorato. E’ questo che vogliamo?”.
