"Eliminate il casello della vergogna": Biancuzzo torna alla carica contro il pedaggio a Ponte Gallo

“Eliminate il casello della vergogna”: Biancuzzo torna alla carica contro il pedaggio a Ponte Gallo

Redazione

“Eliminate il casello della vergogna”: Biancuzzo torna alla carica contro il pedaggio a Ponte Gallo

sabato 17 Agosto 2024 - 17:30

In un documento inviato al presidente della Repubblica, al Cdm, a Camera e Senato, ha chiesto ancora di "ripristinare la legalità dopo 52 anni"

MESSINA – Mario Biancuzzo è tornato alla carica e in un documento inviato anche al presidente della Repubblica, al Consiglio dei ministri, a Camera e Senato e alla Prefettura di Messina, ha chiesto l’immediata eliminazione del pedaggio al “casello della vergogna”. Il responsabile Enti Locali della sesta municipalità, in quota Udc, ha ricapitolata quella che definisce “l’assurda vicenda inerente la persistente imposizione da 52 anni del pedaggio lasciato impunemente all’interno del perimetro geografico della città di Messina, sebbene nel frattempo gli altri eliminati”.

Le due anomalie evidenziate da Biancuzzo

Biancuzzo è tornato a spiegare che “essendo la località di Ponte Gallo una zona posizionata a nord della città di Messina, non si comprende per quale motivo debba sussistere il pedaggio con il casello insistente all’interno della città di Messina”. Due le anomalie evidenziata. Da una parte “nella direzione Messina, dal Comune di Milazzo, al casello di Ponte Gallo si trova una tabella quando si proviene con una dicitura falsa e ingannevole che riporta la dicitura Villafranca Tirrena, mentre non è così perché è una bretella di raccordo che connette la zona centrale di Messina alla sua parte nord”.

La seconda, sempre in direzione Milazzo-Messina, riguarda una indicazione al casello mamertino: “Incredibile ma vero, la tabella” evidenzia “la dicitura ‘ Barriera Messina Nord’. È chiaro che bisogna mettersi d’accordo, ovvero consultando Google Maps e il piano urbanistico della città di Messina. Ponte Gallo è una zona come un altra di questa città. Va da sé che non si può imporre una tassazione illecita perché ingiustificabile ai vettori in transito”.

Le raccolte firme

Biancuzzo ha poi richiamato una petizione “nel 2017 con 9566 firme, una successiva raccolta firme con 11011 sottoscrittori, entrambe inoltrate a molte delle autorità qui in indirizzo e anche agli Enti locali preposti, al fine di specificare le ragioni sussistenti che condizionano lo viluppo della zona nord della città di Messina. In quanto di fatto si ha una interruzione della continuità territoriale che penalizza l’intero territorio della città di Messina. È noto che, la normativa vigente non consente agli svincoli di accesso alla città e di raccordo delle varie parti della stessa di avere imposti pedaggi. Solo a Messina sussistente il ‘Casello della Vergogna’ che da 52 anni opprime lo sviluppo di questa porzione del territorio cittadino.

“Anche se – ha proseguito – ci si chiede di conoscere cosa ne sia dell’incasso di 52 anni di pedaggio illegittimo, che per le motivazioni espresse rappresenta da se danno erariale. Alle assurde vicende legate al ‘Casello della Vergogna’ si indica che nell’attestato di pagamento rilasciata ogni volta che si transita dal pedaggio di Ponte Gallo si trova scritto il Comune di Villafranca Tirrena. Ma Villafranca Tirrena è un altro Comune a se, distinto e distante da Messina, ed è un territorio che non è transitabile quando si esce da questo pedaggio perché si trova altrove. Pertanto sintetizzando le ragioni fondanti della richiesta in oggetto: interruzione della continuità territoriale, danno erariale, normativa vigente con la quale sono stati rimossi i pedaggi all’interno de territorio di ogni Comune. Si reclama il ripristino della legalità eliminando immediatamente il pedaggio presso la bretella in entrata ed uscita a Ponte Gallo città di Messina. Si precisa altresì che non si tratta di casello ma di una bretella che collega il centro della città con la riviera nord della stessa città di Messina, inoltre non consente l’uscita e l’entrata direzione Palermo. Eliminate subito il ‘Pedaggio della Vergogna’”.

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