Da Bordonaro ad Acqualadrone si leva unanime il grido di allarme delle Circoscrizioni (LE FOTO)

Da Bordonaro ad Acqualadrone si leva unanime il grido di allarme delle Circoscrizioni (LE FOTO)

Emma De Maria

Da Bordonaro ad Acqualadrone si leva unanime il grido di allarme delle Circoscrizioni (LE FOTO)

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lunedì 16 Settembre 2013 - 15:27

Sono il consigliere comunale Claudio Cardile, i consiglieri della terza circoscrizione Alessandro Cacciotto e Cosimo Oteri ed il consigliere della sesta circoscrizione Mario Biancuzzo a denunciare condizioni igienico sanitarie proibitive che, senza correre il rischio di incappare in esagerazioni stereotipate, possono a ragione essere definite da “terzo mondo”. Cumia, Bordonaro, Camaro Fondo Fucile ed Acqualadrone: sono queste le periferie sommerse dalle quali si leva l'allarme.

Cumuli di rifiuti, rischio epidemie, spazi verdi vandalizzati, plessi scolastici nel degrado, interi quartieri al buio e fogne che scorrono a cielo aperto: prosegue aggravandosi di ora in ora l’emergenza messinese.

Un grido di dolore profondo ed unanime ed una richiesta di aiuto che si leva all’unisono da nord a sud della città, questa volta attraverso le segnalazioni di quattro consiglieri comunali e di quartiere.

Sono il consigliere comunale Claudio Cardile, i consiglieri della terza circoscrizione Alessandro Cacciotto e Cosimo Oteri ed il consigliere della sesta circoscrizione Mario Biancuzzo a denunciare condizioni igienico sanitarie proibitive che, senza correre il rischio di incappare in esagerazioni stereotipate, possono a ragione essere definite da “terzo mondo”.

Cumia, Bordonaro, Camaro, Fondo Fucile ed Acqualadrone: sono queste le periferie sommerse dalle quali si leva il grido d’allarme.

“Strati di immondizia si accumulano da settimane in Piazza Semiramide a Bordonaro – spiega il consigliere Cardile – mentre i bambini sono costretti a giocare tra le sterpaglie.

Analoga la condizione in viale Bertuccio – prosegue l’esponente comunale – dove la presenza di rifiuti ha raggiunto da tempo il livello di guardia, con l’aggravante che questa che è la principale arteria stradale del villaggio di Bordonaro”.

Una condizione di degrado ed abbandono onnipresente, che si manifesta colpendo anche le poche aree verdi presenti: “Vittime anche le due palme che abbellivano lo spazio riservato al monumento ai caduti – spiega Cardile – annientate dal punteruolo rosso, ora giacciono inermi in attesa di essere definitivamente rimosse”.

Una condizione destinata ad aggravarsi ulteriormente, creando emergenza su emergenza, quando qualcuno pensa di risolvere il problema da sé: “Lo spazio verde ed incolto di Via Oglio Vecchio – ricorda l’esponete comunale – qualche tempo fa è stato incautamente dato alle fiamme”.

Disagi e rischio epidemie sono invece lo spettro che si aggira da diversi giorni nella frazione di Acqualadrone.

A farsi portavoce del rischio ambientale nella zona nord è Mario Biancuzzo, consigliere della VI Circoscrizione in quota Udc, che attraverso una lettera si è rivolto al direttore generale dell’Amam: “Ho potuto sincerarmi personalmente, in seguito alla segnalazione di uno dei residenti, della maleodorante presenza liquami che, dopo aver invaso la strada comunale per oltre 20 metri, si riversano copiosamente in mare.

Una vicenda – spiega Biancuzzo– più volte segnalata agli amministratori comunali ed al Direttore Amam.

Ad oggi però – prosegue il consigliere del VI quartiere- nessuno ha provveduto a sostituire i tubi rotti ed intasati ed eliminare definitivamente la gravissima problematica.

Appare superfluo ricordare – conclude Biancuzzo – che esiste un gravissimo pericolo per la salute pubblica: il riversarsi di liquami in mare costituisce reato ai sensi della legge 349/86”.

Le cose non sono destinate a migliorare neppure nella frazione di Fondo Fucile, lasciata da oltre dieci giorni, probabilmente in seguito al verificarsi di un problema tecnico legato al mancato funzionamento dell’impianto di illuminazione, completamente al buio.

La segnalazione arriva dal consigliere della III circoscrizione, in quota Pdl, Cosimo Oteri: “Si tratta dell’ennesima disfunzione segnalata in più occasioni – spiega – un evento che si ripete puntualmente ogni anno: alla base c’è probabilmente un problema alla cabina.

Una condizione che peraltro – prosegue Oteri -va ad aggiungersi a tanti altri disservizi legati alla pubblica illuminazione: tra questi, la mancata sostituzione di lampade non funzionanti.

Un disservizio che potrebbe causare gravi incidenti nella zona: l’ assenza di luce nelle ore notturne inoltre potrebbe favorire eventi vandalici nella vicinissima scuola media “A. Luciani”, evento giù verificatosi negli scorsi anni”.

Sempre dalla III circoscrizione arriva la denuncia del consigliere, in quota Udc, Alessandro Cacciotto sul degrado delle aree esterne dei plessi scolastici cittadini: “Le scuole riaprono i battenti ed i problemi legati alle inadeguate condizioni strutturali, nelle quali versano la stragrande maggioranza dei plessi scolastici, tornano con altrettanta puntualità con il solito balletto di competenze”.

Ed è proprio la manutenzione delle aree esterne all'istituto comprensivo "G.La Pira" di Camaro l'oggetto della contesa: “Si tratta di spazi che sarebbero competenza delle singole scuole – spiega Caciotto – ecco la ragione per la quale Messinambiente decide di non interviene.

Le scuole chiedono invece interventi di scerbatura da parte del Comune – incalza il consigliere – nel frattempo gli unici a rimetterci sono i bambini ed i ragazzi delle tante scuole materne,elementari e medie comunali ed i loro genitori che da tempo chiedono legittimi interventi di scerbatura di spazi e cortili scolastici.

Negli ultimissimi giorni però – sottolinea Cacciotto – abbiamo dato inizio ad un dialogo col Sindaco, l’Assessore all’ambiente Ialacqua, l’Assessore alla Scuola Panarello e con il Commissario di Messinambiente Armando Di Maria per cercare di venire fuori da questa situazione di stallo.

Si tratta – spiega il consigliere – di una task force formata da Messinambiente, ATO 3, personale scolastico e parascolastico, associazioni e semplici cittadini: una sorta di “metodo spiagge”, per cercare nel più breve tempo possibile di ripulire i cortili e gli spazi aperti delle scuole”.

Il ricorso alla disponibilità di cittadini volontari, come jolly da giocare per risolvere ogni criticità, non entusiasma invece il consigliere Cardile:“La strada intrapresa da questa Amministrazione, fatta solo di volontari e di un’unica squadra comunale che si occupa di scerbatura per affrontare sia l’ordinario che gli interventi straordinari nel Comune di Messina, non può affatto soddisfare le esigenze di un così vasto territorio”.

(Emma De Maria)

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