Profughi alla Pascoli, l'accoglienza a meta'. IL VIDEO

Profughi alla Pascoli, l’accoglienza a meta’. IL VIDEO

Alessandra Serio

Profughi alla Pascoli, l’accoglienza a meta’. IL VIDEO

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lunedì 21 Luglio 2014 - 13:51

Mentre prosegue l'ondata di sbarchi in Sicilia, più di 200 tra i profughi arrivati a Messina stanno lasciando la città, allontanandosi dalla Pascoli, dove la macchina dell'accoglienza sconta i ritardi dovuti al conflitto di competenze tra Comune e Prefettura.

Ottocento pasti pronti, acqua e coperte per tutti, un centinaio di paia di scarpe già raccolte, 10 volontari pronti a dare supporto agli operatori della Croce Rossa. La macchina dell'accoglienza alla scuola media Pascoli era pronta a partire già all'alba, stamani, dopo i primissimi aiuti di ieri sera. Eppure tutto è rimasto fermo fino alle 13, soltanto l'autobotte con l'acqua è entrata in funzione.

Alle 13, invece, è arrivato il via libera: i volontari sono entrati ed hanno cominciato a distribuite i pasti alle circa 300 persone rimaste dentro. E anche il gruppo di nigeriani scalzi, fuori dai cancelli, indecisi se rientrare o meno, hanno fatto ritorno all'interno della scuola. Fino a quel momento avevano mangiato soltanto quei pochi che si sono accorti che il cibo era arrivato e che potevano prenderlo.

E' trascorsa così la mattinata alla scuola media Pascoli dove da ieri sera sono ospitati i profughi soccorsi dalla petroliera Torn Lotte nel Canale di Sicilia e sbarcati a Messina. A mettersi di traverso all'assistenza non è stata la scarsezza di risorse e neppure l'impreparazione degli operatori, ormai rodati, ma il nodo mai sciolto del rimpallo di competenze tra Comune e Prefettura.

Una volta attrezzata la scuola e individuate le risorse, infatti, a chi spettava autorizzare gli operatori all'interno e l'ingresso dei volontari? Secondo il Palazzo del Governo spettava all'amministrazione, secondo il Comune viceversa. Così, anche per il via alla consegna dei piatti é stato necessario attendere una comunicazione semi ufficiale, arrivata soltanto alle 13.

Il primo ostacolo pratico si era giá presentato ieri sera, quando la scuola di via Monsignor D'Arrigo era stata attrezzata per accogliere 400 persone, tante quante la Prefettura aveva contezza ce ne fossero, a bordo della petroliera. In realtà nel pomeriggio ne sono state identificate 562. Gia' stanotte pero' in molti, soprattutto siriani, si sono allontanati spontaneamente, e molti altri hanno lasciato la scuola nella mattinata. I posti letto disponibili sono quasi sufficienti, cioè.

Malgrado la carenza di strutture idonee, l'accoglienza efficiente dei migranti sembra possibile, se conflitti di competenze e pastoie burocratiche non rendessero tutto più complicato.

Insieme agli operatori CRI e ai volontari, fuori e dentro la Pascoli si muovono gli agenti di Polizia, gli uomini del Corpo Forestale e una pattuglia delle Volanti. Già ieri, prima dello sbarco al molo, i tre scafisti accusati di aver traghettato i migranti sono stati arrestati dalla Polizia. Contro di loro i precedenti e le testimonianze dei profughi, che raccontano della terribile odissea verso le coste siciliane, passando per Malta, dove è avvenuto il naufragio. Proprio al largo di Malta molti di quelli a bordo del barcone non ce l'avrebbero fatta, i testimoni parlano di cadaveri in acqua. Le ricerche sono ancora in corso, mentre ancora stamane c'è una nuova ondata di sbarchi a cui far fronte.

Tornando alla situazione messinese, stamane in Prefettura si è tenuta una nuova riunione operativa, in attesa di indicazioni sull'eventuale allestimento del centro alla ex batteria Masotto.

Alessandra Serio

4 commenti

  1. Quindi quasi più di 150 se ne sono andati per i fatti loro…! Metti caso che alcuni erano terroristi o semplici delinquenti infiltrati fra i profughi, bel servizio ci combina il tibetano a noi ed ai nostri figli!

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  2. Quindi quasi più di 150 se ne sono andati per i fatti loro…! Metti caso che alcuni erano terroristi o semplici delinquenti infiltrati fra i profughi, bel servizio ci combina il tibetano a noi ed ai nostri figli!

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  3. Buongiorno,

    mi permetto di fareLe notere che non rientra nelle competenze del sindaco la gestione dell’ordine pubblico o il controllo di polizia giudiziaria. Accorinti non può farnulla di più che approntare le strutture di accoglienza. I compiti di cui parla Lei sono prerogativa delle prefetture e del ministero degli interni.
    Se cominciasse a fare un poco di chiarezza in questo senso farebbe Lei un servizio ai suoi figli.
    Il sindaco non è un viceré spagnolo con poteri di ogni tipo.
    Provi a chiarirsi le idee su qualisono i compiti del sindaco e si preoccupi meno della sua tibetanita’. E’ di chiarezza che hanno bisogno i nostri figli non di chiacchiere sensa fondamento.

    Salvatore

    Salvatore

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  4. Buongiorno,

    mi permetto di fareLe notere che non rientra nelle competenze del sindaco la gestione dell’ordine pubblico o il controllo di polizia giudiziaria. Accorinti non può farnulla di più che approntare le strutture di accoglienza. I compiti di cui parla Lei sono prerogativa delle prefetture e del ministero degli interni.
    Se cominciasse a fare un poco di chiarezza in questo senso farebbe Lei un servizio ai suoi figli.
    Il sindaco non è un viceré spagnolo con poteri di ogni tipo.
    Provi a chiarirsi le idee su qualisono i compiti del sindaco e si preoccupi meno della sua tibetanita’. E’ di chiarezza che hanno bisogno i nostri figli non di chiacchiere sensa fondamento.

    Salvatore

    Salvatore

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