Scontrini e fatture questi sconosciuti, irregolarità oltre il 71% in provincia di Messina

Scontrini e fatture questi sconosciuti, irregolarità oltre il 71% in provincia di Messina

Scontrini e fatture questi sconosciuti, irregolarità oltre il 71% in provincia di Messina

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lunedì 30 Luglio 2012 - 15:01

La Guardia di Finanza ha eseguito un'operazione nel fine settimana in alcuni centri turistici della provincia di Messina per verificare la regolarità della emissione di scontrini e fatture. Accertata un'evasione del 71%, in aumento rispetto ad inizio mese quando era stata del 57%

Aumenta l’evasione fiscale in provincia di Messina, soprattutto in materia di emissione di scontrini e ricevuti fiscali. E’ quanto ha accertato la Guardia di Finanza che ha eseguito una serie di controlli nel fine settimana in particolare nelle zone a più alta densità turistica come Taormina, Giardini Naxos, Venetico e l’arcipelago eoliano.

Le Fiamme Gialle hanno eseguito 182 controlli, che hanno portato alla constatazione di 130 violazioni per mancata o irregolare emissione di tali documenti fiscali. Nel complesso, è stata riscontrata una percentuale di irregolarità di oltre il 71 %.
Si registra quindi un aumento dell’evasione rispetto ad un’analoga operazione effettuata all’inizio mese, in cui era stata constatata una percentuale di irregolarità pari al 57 %.
In materia di contrasto all’abusivismo ed alla vendita di prodotti contraffatti la Guardia di Finanza ha sequestrato quasi 400 “pezzi” tra articoli di abbigliamento, pelletteria, materiale elettrico ed ha denunciato cinque

7 commenti

  1. precario affamato 30 Luglio 2012 15:38

    BENE BRAVI AVANTI COSI CON I CONTROLLI PERO. SEMPRE PIU SPESSO CONSIDERATO CHE LE TASSE LI PAGHIAMO SOLI GLI IMPIEGATI MA A VILLA DANTE CI SITE ANDATI X CONTROLLI X CHI GESTISCE LA PISCINA O I GIOCHI A PAGAMENTO

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  2. In principio era l’IGE al 4% e tutti pagavano le tasse, poi arriva l’IVA che, anno dopo anno, è arrivata al 21%, e tanti non riescono più a pagare quella che è diventata una camorra di Stato.
    Un commerciante che paga un manufatto 6,00 euro alla produzione, lo rivende a 10 euro, deve versare 2,10 euro allo Stato, con il rimanente 1,90 euro deve pagare il resto delle spese, Affitto,Inps, irpef, è non è facile.
    L’Iva ha raggiunto una percentuale altissima che incide in modo drammatico sul commercio falciandolo, con il risultato dei numerosi fallimenti.
    La Finanza ha l’impegno di controllare che la pesante ed onerosa gabella di Stato venga pagata con puntualità.
    Sarebbe interessante sapere come viene impiegato dallo Stato l’incredibile guadagno che ha sul commercio italiano.
    Per ogni manufatto venduto in Italia: dal ristorante alla pizzeria, dal salumiere al supermercato, dal meccanico al falegname, insomma tutto quello che viene commerciato in Italia o che è frutto di prestazioni tecniche ect….rende allo Stato un minimo del 21% oltre un quinto della cifra lorda del movimento di tutto il commercio e le prestazioni che avvegono in Italia…una cifra pazzesca.
    Molti commercianti, onesti operatori da tanti anni, non riescono più a pagare le ormai troppo pesanti gabelle statali e quindi vengono indicati come evasori criminali.
    La politica e dei politici, i soldi….sono dei politici…e quindi il sistema è: Devi pagare anche se ci riesci più…non ci interessa!!!!hai capito che devi pagare……. altrimenti sono cavoli tuoi!!!!!!

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  3. caro in principio era l ige devi ricordare che comunque per un commerciante l ‘iva è solo ed esclusivamente un giro in quanto l’ imposta viene pagata SOLO da chi compra il bene per poi esse riversata all erario. Quindi sull iva il commerciante non paga proprio niente. Magari viene “pagghiusu” che questi soldiescano una volta incassati.

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  4. certo, però se non emetti lo scontrino l’iva ta mmucchi!

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  5. rossetti mariano 31 Luglio 2012 07:00

    I commercianti sono quelli che dicono che i dipendenti pubblici rubano lo stipendio.
    Loro non pagano le tasse, a noi vengono sottratte dalla pbusta paga.
    Chi è il disonesto?
    P.S. I Greci dicevano che il Dio dei commercianti era Apollo. Lo stesso dei ladri. Gli antichi greci sì che ci hanno visto giusto.

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  6. E’ ovvio che noi impiegati che abbiamo le trattenute nella busta paga siamo più tartassati, le aliquote medie sono aumentate, in più paghiamo l’imposta comunale e l’imposta regionale.
    Volevo dire che l’aliquota del 21% sembra eccessiva, rispetto a quella che si pagava anni fà, anche in considerazione che prima non cerano ticket da pagare sulle medicine, sulle analisi ect.
    Comunque la lievitazione dei prezzi per le imposte agisce negativamente sul commercio e….. sul nostro bilancio famigliare.

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  7. adesso andate dai dentisti, dagli avvocati, dai medici…

    andate da quelli, che hanno l’IMPERO. Massoni schifosi…

    avete il coraggio di colpire la massoneria messinese, finanzieri? Io credo di no…

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