Concerto bagnato…concerto fortunato!

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Serena Sframeli

Concerto bagnato…concerto fortunato!

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martedì 16 Settembre 2014 - 08:48

Grande successo per il cantauotore Povia che si esibisce con la sola chitarra per quasi 2 ore

Si è svolto sabato 13 nella Piazza Gagini di Pellegrino, in occasione dei festaggiamenti per la Madonna di Crispino, il concerto del cantautore Povia.
Povia apre il concerto con la canzone che lo ha reso famoso a Sanremo, “I bambini fanno oh”, ma giusto il tempo di scaldare la piazza gremita e un’acquazzone blocca tutto. Sono solo le 11 e la delusione per aver perso il concerto è sulla faccia di tutti, ma dopo un’ora, tra foto e autografi, Povia meraviglia tutti tornando a cantare sul palco solamente con la sua chitarra, incantando così fino a tarda notte tutta la piazza.
Abbiamo incontrato Povia qualche minuto prima del concerto e gli abbiamo rivolto qualche domanda sui nuovi progetti, sui temi dei suoi testi e sulle polemiche intorno alle sue canzoni.
D:L’ultimo lavoro risale al 2012, c’è in cantiere un nuovo album?
R: Ci sto pensando, un’album con un titolo un po’ particolare “ Nuovo contrordine mondiale” che, a parte qualche canzone sull’amore, toccherà tematiche serie con un linguaggio sempre semplice.
D: I suoi brani toccano temi delicati ed importanti come “Mia sorella” che tratta di anoressia e bulimia. Si ispira a storie vere?
R: Alcune canzoni si ispirano chiaramente a storie vere come “Luca era gay” o “Maledetto sabato”, altre si basano su ciò che succede in giro, cercando di dare sempre un messaggio di speranza altrimenti la musica, secondo me, non serve a nulla.
D: Da “I bambini fanno oh” come sono cambiati i suoi testi?
R: Il mio linguaggio è sempre quello, semplice ma non semplicistico; mi piace essere capito da tutti, intellettuali e non. Anche quando tratto temi molto delicati, come per la canzone “La verità” sul caso di Luana Englaro, cerco sempre un linguaggio un po’ fiabesco così da farmi capire da tutti.
D: Cosa pensa delle polemiche nate intorno al testo di “Luca era gay” e cosa risponde a chi dice che utilizza tematiche forti solo a scopi commerciali?
R: Ho avuto come produttore Giancarlo Bigazzi e mi raccontò che anche De Gregori negli anni ’80 fu attaccato dalla stampa per aver scritto una canzone sulle persone obese, “La Donna Cannone” ma non era vero nulla. Quando si toccano tematiche che va fuori l’amore ti credono furbo, se canti l’amore va bene ma se tratti tematiche sociali è solo per dare una sveglia: non sono io che provoco, sono gli altri che si devono svegliare!
D: Quale crede sia il messaggio della sua musica?
R: La positività, soprattutto in questo momento critico; puoi raccontare tutto ma bisogna sempre essere positivi!

Grazie ancora a Povia per la disponibilità!

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