Messina, il custode dell'ex Gil sale sul terrazzo e minaccia di buttarsi

Messina, il custode dell’ex Gil sale sul terrazzo e minaccia di buttarsi

Marco Ipsale

Messina, il custode dell’ex Gil sale sul terrazzo e minaccia di buttarsi

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giovedì 11 Luglio 2019 - 14:00

Poi il sindaco lo incontra: "Il custode avrà modo di difendersi nelle sedi opportune"

MESSINA – E’ salito sul tetto del campo di atletica Salvo Santamaria, l’ex Gil, il custode definito “fannullone” nei giorni scorsi dal sindaco Cateno De Luca. Ha minacciato di buttarsi giù e i vigili urbani l’hanno convinto a scendere solo dopo che il primo cittadino ha accettato di incontrarlo.

Ma, anche dopo l’incontro, la sostanza della situazione non cambia. “Ho chiesto la procedura di licenziamento – dice al termine il sindaco -, il custode avrà modo di difendersi nelle sedi opportune. Non starò col fucile puntato”.

Si tratta di un monito per tutti gli altri dipendenti comunali. “Se qualcuno ritiene che può continuare a non fare il proprio dovere, sappia che prima o poi ci arriveremo, tutti devono meritarsi il proprio stipendio. I cittadini pagano le tasse e devono avere servizi”.

Ma i modi del sindaco non sempre soddisfano. Sono tanti, sui social, a dargli contro, per la gogna mediatica più che per la vicenda in sé.

4 commenti

  1. Un dipendente di un’azienda privata che avesse svolto le proprie mansioni come il custode dell’EX-GIL, che fine farebbe????

    Dobbiamo smetterla di considerare i dipendenti pubblici come dei privilegiati a cui tutto è concesso.

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  2. Temo che i modi del Sindaco di Messina non soddisfino perché, finalmente, si è costretti a lavorare… Diciamola tutta, per favore…

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  3. Bravo Sindaco.
    Purtroppo questo è un malcostume diffuso. Ma spetta al dirigente incaricato vigilare sull’operato dei dipendenti
    Ti consiglio di fare pure un giro all’Autoparco di Via La Farina.

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  4. Desideravo esprimere un mio parere sull’accaduto, almeno su quanto letto, che io sappia le assunzioni di queste figure professionali riguardo i custodi è sempre avvenuta da personale con gravi disabilità, quindi prima di passare alle condanne bisogna capire quali sono le disabilità del custode, ma sopratutto, quali sono le mansioni che riguardano il suo lavoro. Da quel poco che ho sentito, frequentando il campo Santamaria, la vicenda non è mai stata chiarita, nessun dirigente si è mai assunto la responsabilità di definire i compiti del personale addetto, quindi la vicenda è ormai nota da tempo e se ci sono delle responsabilità, bisogna colpire i dirigenti e poi forse gli impiegati. Un suggerimento al nostro sceriffo Sindaco:
    Caro Sindaco, il campo Santamaria (ex Gil) non è un campo d’atletica è uno spazio dove la gente corre liberamente e fa tutto ciò che vuole senza regole.
    Un campo d’atleta bello e funzionale dovrebbe essere così:
    1 – Tornelli all’ingresso con tessera magnetica, che permettono l’ingresso solo a persone che si allenano e sopratutto paganti, le strutture pubbliche devono essere produttive.
    2 – Ristrutturare gli spogliatoi per bene e stabilire due persone che svolgono le pulizie una di mattina e una di sera
    3 – Un giardiniere presente tutti i giorni solo mattino
    4 – La presenza di un professionista che possa intervenire per dare il primo soccorso fornito di defibrillatore in caso di bisogno, figura professionale che per legge deve esserci prima del custode, in caso d’assenza, il primo cittadino si rende responsabile diretto di quanto accade nel campo.

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