Il riesame scarcera il sovrintendente Calafiore e cassa tre accuse per gli altri tre finanzieri coinvolti nell'indagine sui controlli ai lidi ed ai locali di Ganzirri. I tre restano comunque ai domiciliari.
Cambia in maniera sostanziale, almeno sotto il profilo delle esigenze cautelari, il quadro accusatorio nei confronti dei quattro finanzieri coinvolti nell'inchiesta sul patron della movida Adriano Fileti. Il Tribunale del Riesame (presidente Genovese) ha disposto la revoca degli arresti domiciliari disposti per il sovrintendente Gaetano Calafiore, ha escluso l'aggravante di cui al comma 3 sostituendola con quella del comma 1 rispetto alla prima accusa contestata, ossia la rivelazione di segreti d'ufficio, ridimensionando cioè anche l'accusa, e ha applicato la misura meno afflittiva della sospensione dal lavoro per sei mesi. Calafiore è stato difeso dall'avvocato Enzo Grosso.
Risultato positivo anche per l'avvocato Nunzio Rosso, difensore di Massino Giuffè, Domenico Inferrera e Giuseppe Rondinone. I tre finanzieri restano ai domiciliari ma i giudici hanno cassato tre accuse, relative ai controlli in tre locali, hanno riqualificato in un'accusa meno grave quella contestata in relazione ai controlli per un altro locale, lasciando in piedi soltanto le contestazioni relative ad un ulteriore controllo ed all'episodio relativo alla partita di calcetto in orario di servizio, disputata da uno dei finanzieri.
L'avvocato Grosso ha preannunciato che con il nuovo anno chiederà la revoca anche della sospensione dal servizio, mentre l'avvocato Rosso impugnerà la decisione del Riesame di mantenere ai domiciliari i tre agenti delle fiamme gialle, malgrado il quadro accusatorio ne esca sostanzialmente ridimensionato.
Alessandra Serio
Anche se venissero accusati di aver preso una mela hanno infranto il giuramento fatto alla Repubblica cioè la FEDELTA’.Devono essere sospesi dal servizio nelle norme di legge fino alla sentenza definitiva.
Giuro di essere fedele alla Repubblica Italiana, di osservarne la Costituzione e le leggi e di adempiere, con disciplina ed onore, tutti i doveri del mio stato, per la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere istituzioni
Anche se venissero accusati di aver preso una mela hanno infranto il giuramento fatto alla Repubblica cioè la FEDELTA’.Devono essere sospesi dal servizio nelle norme di legge fino alla sentenza definitiva.
Giuro di essere fedele alla Repubblica Italiana, di osservarne la Costituzione e le leggi e di adempiere, con disciplina ed onore, tutti i doveri del mio stato, per la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere istituzioni
Beato te che adesso ti fanno santo perche casto e puro gia mi sembra di vederti con l’aureola..,, sputasentenze.
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