Finanza derivata a Messina: il Comune e Dexia hanno firmato l'accordo

Finanza derivata a Messina: il Comune e Dexia hanno firmato l’accordo

Francesca Stornante

Finanza derivata a Messina: il Comune e Dexia hanno firmato l’accordo

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giovedì 19 Novembre 2020 - 17:28

Dopo il via libera del consiglio comunale, è arrivata la firma sull'accordo che chiude una vicenda che si trascina da anni

L’accordo è stato firmato. Il Comune di Messina e Dexia Crediop hanno siglato l’atto che mette la parola fine alla lunga, delicate e annosa vicenda dei derivati. Nei giorni scorsi il consiglio comunale aveva votato per sostenere la scelta dell’amministrazione De Luca di non andare avanti con le battaglie legali e di arrivare ad un’intesa che potesse chiudere l’ultima partita sulla finanza derivate che si trascina dal 2003 e che in questi anni è stata segnata da inchieste, ricorsi, debiti milionari, rischi finanziari altissimi per le casse comunali.

L’accordo

Un accordo complesso che ha impegnato Comune di Messina e Dexia per oltre un anno. Un’intesa che, come si legge tra le 23 pagine del documento, «consentirà la definizione di una lunga e costosa controversia innanzi le Corti Italiane e Inglesisui contratti derivati di copertura del rischio del tasso di interesse stipulati dal Comune di Messina con la DexiaCrediop nel 2007 con scadenza nel 2036».

Firmando questo accordo il Comune di Messina di fatto «conferma la validità ab origine dei contratti derivati ericonosce il debito derivante a proprio carico dai contratti, impegnandosi a pagare tutte le somme dovute. Dexia Crediop,da parte sua, rinuncia ad ottenere il rimborso delle spese legali sostenute fino ad oggi, opera una riduzione degliinteressi di mora contrattualmente dovuti e si impegna a consentire, a richiesta del Comune, l’estinzione anticipata deicontratti derivati con ridotto termine di preavviso e in coerenza con la propria policy applicata agli enti territoriali. Entrambe le parti rinunceranno al giudizio pendente innanzi l’Alta Corte Inglese».

Comune e Dexia fanno pace

In pratica il Comune di Messina, a differenza di quanto aveva provato a sostenere in questi anni in sede giudiziaria, riconosce che quei contratti derivati e i famosi “swap” erano validi e dunque che il debito maturato per non aver pagato quanto previsto nei contratti è effettivo. In sede di mediazione per giungere all’accordo, l’importo stimato del debito accumulato dal Comune nei confronti di Dexia ammonta a 8,6 milioni di euro. Sempre il Comune, firmando l’accordo, riconosce che le scelte passate legate alla sottoscrizione dei contratti swap erano state fatte valutando in autonomia condizioni e rischi degli investimenti, svincolando Dexia da qualunque responsabilità. Compreso il fatto che riconosce che Dexia non ha mai fornito attività di consulenza al Comune, ma ha solo rispettato gli obblighi informativi sui contratti che nelle diverse fasi sono stati stipulati.

Entrambi riunciano a qualsiasi tipo di cause, lite, risarcimento. Ognuno pagherà le proprie spese legali sin qui sostenute. E si impegnano affinchè neanche in futuro possa venire riaperta la questione. Dexia Crediop, inoltre, in considerazione delleattuali eccezionali difficoltà finanziarie in cui versa il Comune – e che hanno comportato il ricorso alla Procedura diRiequilibrio Finanziario ha deciso di aderire, alla richiesta del Comune di abbattimento del 50% delle somme scadutee non pagate alla data di sottoscrizione dell’accordo.

Sia per il Comune di Messina che per Dexia si tratta dunque di un accordo di grande importanza che consente alComune di definire la vicenda con il vantaggio di aver ricondotto e ridotto il debito scaduto nell’ambito della procedura di riequilibrio finanziario e di poter in tempi brevi risolvere anticipatamente i contratti di finanza derivate.

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