Oasi S. Antonio. Aumenta la retta, la Parrocchia prende le distanze

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martedì 20 Gennaio 2015 - 16:38

Incidente diplomatico tra la Cooperativa che gestisce la struttura e la Parrocchia e l'Associazione Oasi Sant'Antonio, proprietari dell'immobile, che hanno dichiarato la loro estraneità rispetto alla scelta di aumentare la retta agli anziani

La Cooperativa Sociale Comunità e Servizio che gestisce l’Oasi Sant’Antonio di Furci Siculo ha aumentato la retta della struttura residenziale per anziani. Una scelta non condivisa dalla Parrocchia e dall’Associazione Oasi San’Antonio, proprietari dell’immobile che, in un comunicato diffuso in data odierna, hanno rivendicato la loro estraneità rispetto alla decisione assunta della Cooperativa.

L’aumento non dipenderebbe dalla necessità del gestore di pagare l’affitto dell’area all’Associazione: “La ripetuta tendenza di affermare che scelte economiche di pagamento di rette per gli anziani accolti nella struttura siano anche legate all’affitto mensile che la Cooperativa è tenuta a versare all’Associazione ci obbligano a rispondere con fermezza, affinché l’opinione pubblica furcese e le famiglie interessate conoscano l’estraneità dell’Associazione e ancor meno della Parrocchia di fronte a tali scelte”.

Parrocchia e Associazione, nel prendere le distanze da quanto accaduto, chiariscono inoltre che per i primi quattro anni di locazione “la Cooperativa ha versato all’Associazione una somma minima (…) per favorire un avvio e la crescita dell’attività” e che i proventi ricavati dalle rette degli anziani presenti nella casa di riposo “dovrebbe abbondantemente garantire il regolare pagamento del canone di affitto e lo stipendio agli operatori che lavorano nella casa e attendono per giustizia il dovuto”.

“Alla luce di questo è infondato, oltre che irrispettoso – concludono – far credere o ritenere di credere che la necessità di un aumento di retta sia attribuibile al dovuto, e ancor oggi non adeguatamente versato all’Associazione, canone mensile”.

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