Germanà: “Veti leghisti sulla mia candidatura a sindaco di Messina ma Salvini è con me”

Germanà: “Veti leghisti sulla mia candidatura a sindaco di Messina ma Salvini è con me”

Marco Olivieri

Germanà: “Veti leghisti sulla mia candidatura a sindaco di Messina ma Salvini è con me”

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domenica 22 Maggio 2022 - 07:25

Presentando la lista di Prima l’Italia, il deputato ha confermato la dichiarazione di La Russa: "Qualcuno nel partito ha remato contro"

MESSINA – “Il mio amico Ignazio La Russa ha detto la verità: è stata la Lega a non volere la mia candidatura a sindaco di Messina. Ma per me la Lega ha un solo nome e un solo cognome: Matteo Salvini, che è qui al nostro fianco con la lista Prima l’Italia per Federico Basile sindaco. E il simbolo di Prima l’Italia appartiene al sottoscritto Nino Germanà e alla commissaria provinciale Daniela Bruno”. Il deputato leghista ha presentato ieri sera, alla sala “Fasola” di Messina, la lista, con collegamento a distanza con il leader nazionale, che ha rinnovato la fiducia nell’operazione. “Mi fido di voi e sono orgoglioso di questa scelta di libertà”, ha rimarcato Salvini via zoom dallo schermo cinematografico, rivolgendosi a Germanà e a Basile, insieme sul palco.

Anche Vittorio Sgarbi, critico d’arte e più volte parlamentare e sottosegretario, è intervenuto in video a sostegno del progetto politico e di “Messina città turistica”, fuori dalla stagione estiva, con notevoli potenzialità. A favore di Prima l’Italia pure il senatore ed ex giudice Angelo Giorgianni.

Un’animata sala Fasola per Prima l’Italia

Da parte sua, Germanà non ha risparmiato critiche a chi, nel partito messinese, ha osteggiato la sua candidatura: “Io non li definisco nemmeno leghisti ma personaggi che hanno utilizzato la Lega per il loro tornaconto. L’attaccamento al partito si è visto quando abbiamo scelto di correre per Basile e loro, a quel punto, hanno fatto una scelta diversa”.

“A Messina hanno remato contro la mia candidatura a sindaco”

Gli avversari del deputato messinese risultano “tutti quelli che hanno remato contro la mia candidatura, sia a Messina, sia in Sicilia”. Si tratta di un doppio strappo, quello di Germanà e Bruno: da una parte del partito – già all‘inaugurazione del comitato elettorale di Croce non era sfuggita la presenza dell’ormai ex coordinatore cittadino della Lega Nino Beninati – e dal centrodestra (“Siamo noi il vero centrodestra”).

In una nota del 22 aprile, diversi dirigenti della Lega ufficializzavano la decisione di appoggiare Croce: Antonio Catalfamo, capogruppo della Lega all’Ars, lo stesso Beninati, Dino Bramanti, capogruppo al Consiglio comunale di Messina, Carmelo Torre Barbera, vice coordinatore provinciale, Giovanni Bucolo, Giovanni Celi, Roberto Cerreti, Ciccio Curcio, Tanino Caliò e Giuseppe Santalco.

Germanà e Bruno: “Noi abbiamo il simbolo e il placet di Salvini”

Tuttavia, come il segretario regionale Nino Minardo (“garantisce Salvini”) ha ammesso, il leader nazionale ha dato il suo assenso all’alleanza messinese con Sicilia Vera di Cateno De Luca. Da qui la lista Prima l’Italia per Basile sindaco. In più, erano ieri presenti in sala due esponenti politici di Prima l’Italia, entrambi catanesi: il deputato regionale Luca Sammartino e la senatrice Valeria Sudano, passati negli anni dal Pd a Italia Viva e infine alla Lega. Un pezzo significativo di dirigenza che appoggia Germanà e Bruno. Assente invece il segretario regionale, con il quale non sono mancate le tensioni.

La senatrice Sudano e il deputato regionale Sammatino

“Non potevamo digerire un candidato non di centrodestra come Croce”

Germanà ha confermato le sue critiche alla scelta di un candidato che è stato assessore nella Giunta Crocetta, nel centrosinistra: “Mentre a Palermo c’erano due candidature autorevolissime di centrodestra, qui io e Prima l’Italia non potevamo digerire un candidato che non è di centrodestra. Il candidato di quello che si autoproclama centrodestra è imposto da Picciolo e Genovese, con l’adesione di Forza Italia e Fratelli d’Italia”.

L’ex giudice Angelo Giorgianni ieri in prima fila

“Basile sarà primo e Croce e De Domenico si contenderanno il secondo posto per l’eventuale ballottaggio”

Sempre La Russa, preoccupato per l’unità del centrodestra, ha dichiarato che Prima l’Italia sosterrà Croce in un eventuale ballottaggio con De Domenico: “Questa ipotesi non esiste. Gli hanno spiegato male la questione perché la classifica è già stata stilata: sarà primo Federico Basile e quelli che si autodefiniscono, e si autoproclamano, centrodestra dovranno fare una competizione con il centrosinistra per capire chi arriverà tra di loro al ballottaggio”.

“Un laboratorio politico per Messina, alle regionali penseremo dopo”

La lista Prima l’Italia

Ha precisato Germanà: “Dell’eventuale appoggio a Cateno De Luca, alle regionali, parleremo dopo. Per ora pensiamo a questo patto per Messina. Prima l’Italia nasce per aggregare forze civiche e movimentiste, forze professionali e tante persone che non si riconoscono nei partiti. Con questo laboratorio politico, Prima l’Italia è protagonista della campagna elettorale a Messina”.

Bruno: “Una scelta territoriale per far rinascere Messina”

Daniela Bruno

Così si è espressa la coordinatrice provinciale Daniela Bruno dal palco: “Questa è una scelta territoriale per far rinascere una città priva di infrastrutture, senza un aeroporto, dove i nostri figli sono costretti ad andare via. Federico Basile è la persona giusta per ripartire sul piano amministrativo. E ringrazio chi, come Salvini, ma anche i qui presenti deputato Sammartino e senatrice Sudano, ci hanno dato fiducia e invitato ad andare avanti nelle nostre scelte. Con i 600 milioni del Pnrr e oltre un miliardo di altri fondi – ha dichiarato Daniela Bruno – la città può rinascere. Invece di un candidato che non conosce i confini della città e viene da sinistra (Croce nell’interpretazione della coordinatrice provinciale, n.d.r.), Basile ha grandi potenzialità. Il nostro mare è la più bella infrastruttura e stiamo riaccendendo una speranza”.

“La coerenza di Lino Cucè”

“Non si può cancellare la storia di una persona”, ha detto Daniela Bruno, forse riferendosi alle tensioni con la dirigenza regionale, quando il segretario Minardo le aveva revocato la carica di commissaria provinciale. Ha definito “una persona meravigliosa” l’onorevole Germanà e ha confermato il parere favorevole sul Ponte: “Non si può sostenere che non va fatto perché altrimenti arriva la mafia. Fate i controlli prima. E poi la mafia attecchisce lì dove si uccide la speranza, dove domina la povertà. Eliminate la burocrazia, che paralizza gli imprenditori. Noi siamo persone libere, coerenti come l’ex presidente della III Circoscrizione Lino Cucè, presente nella nostra lista. Non ci pieghiamo e abbiamo resistito a chi ha tramato e voleva che stessimo in questo pseudo centrodestra”.

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8 commenti

  1. Prima l’Italia o prima gli interessi di Germana…..ma non si vergognano le persone a votare lega a Messina? con quale coraggio parlano di programmi o di progetti insieme a politici che hanno trattato sempre il sud come carta igienica?

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  2. Sempreindignato 22 Maggio 2022 09:26

    Fate di tutto per non farvi votare. Basta con sta storia di Salvini a coprirvi le spalle. Siate un qualcosa di autonomo. Salvini ormai è un deterrente. I voti che prenderete sono solo legati alla memoria di De Luca e smarcarsi da lui per il progetto regionale è una cainata da lega. Già uno fa uno sforzo a votare Basile, grazie alle pessime alleanze strette con chi ci trattava di m…. In quanto meridionali. Evitate di parlare. È meglio

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    1. De Luca non è uno sprovveduto.
      Se Germana’ fa di queste affermazioni riguardo alle elezioni alla presidenza allora vuol dire che sono ancora in trattativa per quelle.
      Raggiungeranno un accordo pure su quello vedrà e Salvini verrà a batter cassa.

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  3. bonanno giuseppe 22 Maggio 2022 10:40

    ci pensate in prima fila Giorgianni, SAMMARTINO e Compagnia . da VOMITAREEEEEEEEEEEEEEEE missinisi si aviti sangu nte vini pinsatici…..mannatili a ddu paisi…

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  4. Interessante!
    Epperò io penso siano solo convergenze di interessi,.
    Mero commercio di interessi.

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  5. Croce non è il mio candidato ideale come più volte detto,ma se si sta in una coalizione bisogna accettare le scelte della maggioranza della stessa. Una domanda a Germana’ …..Ma Croce no e Sanmartino e Sudano campionissimi di trasformismo, orgogliosamente con crocetta e Renzi si?????Buon Oblio…..non supererete il 5%….Buona Estinzione….

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  6. Orgoglioso di continuare ad essere un terrone, per interessi si rinnegano anche le proprie origini.

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  7. Impresentabile. Improponibile.
    E per completare il penoso quadro, un no-vax in prima fila.
    Difficile immaginare come essere peggio.

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