Aro "Valle del Nisi". Il comune di Nizza ha approvato il regolamento

Aro “Valle del Nisi”. Il comune di Nizza ha approvato il regolamento

Giusy Briguglio

Aro “Valle del Nisi”. Il comune di Nizza ha approvato il regolamento

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venerdì 16 Gennaio 2015 - 17:03

A Fiumedinisi l’argomento è all’ordine del giorno del consiglio comunale che si terrà il prossimo 19 gennaio. L’approvazione del regolamento è passo obbligato prima di indire la gara d’appalto per affidare il servizio

Un iter non semplice quello per la costituzione dell’Ambito di Raccolta Ottimale che i comuni di Nizza, Fiumedinisi, Alì Terme e Alì, che si sono uniti nell’Aro denominato Valle del Nisi, stanno portando avanti per gestire congiuntamente l’ambito rifiuti. Nato alla fine del 2013, dopo oltre un anno, non ha ancora visto la luce. Il 30 dicembre scorso nella seduta consiliare di fine 2014, il comune di Nizza di Sicilia ha approvato all’unanimità e con urgenza il regolamento, passo propedeutico all’affidamento del servizio. La gara d’appalto per la scelta del gestore partirà solo dopo che tutti gli enti coinvolti avranno approvato il suddetto regolamento: il prossimo 19 gennaio a Fiumedinisi si terrà un consiglio comunale che prevede la trattazione dell’argomento. Ulteriori ritardi non sono ammessi se si spera che la nuova gestione parta prima dell’estate, così come stabilito durante l’Assemblea dei Sindaci che si è tenuta il 22 dicembre 2014.

Il nuovo regolamento rivoluziona totalmente la gestione rifiuti, in particolare per quanto riguarda il sistema di raccolta differenziata, ma il regolamento disciplina anche la raccolta, lo spazzamento e lo smaltimento dei rifiuti. Obiettivo dell’Aro è di raggiungere il 65% di differenziata: la raccolta verrà eseguita porta a porta e gli utenti avranno a disposizione dei cestini con microchip e un codice a barre di colori prestabiliti che verranno forniti dalla ditta che si aggiudicherà l’appalto. Per la raccolta differenziata è prevista una fase sperimentale di circa un anno prima di passare alla fase a regime; durante il periodo di prova potrebbero essere apportate modifiche per migliorare il servizio, con il consenso di tutti i comuni interessati.

Il periodo di prova servirà per aiutare i cittadini a non sbagliare, per la causa verranno anche stilati degli opuscoli informativi e le associazioni ambientaliste e di volontariato possono, in accordo con l’Ufficio Comune dell’Aro, promuovere operazioni di sensibilizzazione degli utenti. Sbagliare, quando la gestione diverrà definitiva, non sarà più permesso. Sono previste infatti delle sanzioni che ogni ente dovrà fare rispettare dal proprio comando di Polizia Municipale. Le più salate riguardano l’abbandono di rifiuti sul suolo e nel suolo o l’immissione di rifiuti nelle acque che vanno da un minimo di 300 a un massimo di 3.000 euro.

Giusy Briguglio

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