Beninati, LabDem: Vincere la mafia significa fare una rivoluzione culturale

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giovedì 24 Maggio 2018 - 05:34

In occasione della Giornata della legalità che si è celebrata ieri, riceviamo e pubblichiamo questa riflessione di Luigi Beninati

Ieri si è celebrata la giornata della legalità ed a Palermo si susseguono manifestazioni contro la mafia. Approda la nave della legalità, si ricorda la strage di Capaci e quelle più cruente della storia siciliana. Riteniamo però in questa giornata particolare richiamare tutti alla riflessione: istituzioni, associazioni e singoli cittadini. Vincere la mafia, battere ogni forma di delinquenza significa fare anche fare una rivoluzione culturale. Intervenire sull'educazione personale anche per questioni banali, come potrebbe essere buttare un rifiuto in terra, riempire di cicche e detriti le nostre spiagge o lasciare vecchie suppellettili in strada. Tutto ciò deve essere accompagnato da una azione di stampa consapevole e da una di governo delle Istituzioni che deve restituire urgentemente piena legalità alle azioni amministrative.

Senza legalità non è infatti possibile programmare e realizzare nessuna seria forma di sviluppo economico e sociale. Le nostre comunità hanno bisogno di uomini e donne che credano nell'utilità, prima di tutto collettiva del proprio lavoro, restituendo e ricevendo in una forma di osmosi collettiva la soddisfazione per la realizzazione di un nuovo e migliore stile di convivenza civile.

Ci si lasci dire che se ciò vale per il semplice cittadino, oggi più che mai, vale per le nostre istituzioni che spesso appaiono troppo lente nel reagire alle distorsioni del sistema ma che, tuttavia, vanno incoraggiate e sollecitate nella loro azione. Oggi guardando al nostro orticello messinese potremmo stendere un lungo elenco di illegalità o di comportamenti impropri di singoli, di amministratori ed aziende. A volte tali comportamenti sono indotti da motivi ritenuti necessità e tuttavia tali necessità non possono ne devono giustificare comportamenti o la formulazione di atti amministrativi scorretti.

Proprio oggi, in piena campagna elettorale per il rinnovo delle cariche istituzionali del Comune di Messina, mentre a Palermo come in altre città si organizzano cortei e manifestazioni per la legalità, chiediamo a tutti i messinesi ed ai candidati di assumere al primo posto della loro azione di programma tale obiettivo "la battaglia per la legalità e la trasparenza", non come semplice slogan elettorale ma come un impegno d'onore per riaffermare le speranze di una comunità che intende uscire dalla marginalizzazione in cui versa e che desidera aprire il territorio a nuove e sane opzioni di sviluppo. Temiamo che a volte la paura di dover affrontare problemi complessi, incrostazioni e rigidità del sistema amministrativo determinino scelte che alla lunga si dimostrano sempre più infelici, sia per chi ha inteso offrire una rappresentazione distorta della realtà calpestando diritti dei terzi, sia per l'intera collettività. Tornare alla piena legalità significa avere coraggio, coraggio di affrontare i problemi, coraggio di imporre soluzioni reali alle complesse questioni che sono sul tappeto della gestione della nostra Città. Oggi giornata della legalità una pausa di riflessione è d'obbligo, il nemico principale di tutti noi è la prevaricazione dei diritti, facciamo ammenda per gli errori e rimettiamo al centro del vivere comune una maggiore attenzione ai diritti di tutti, magari sforzandoci a dare l'esempio.

Luigi Beninati per il Laboratorio Democratico Messina

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