Authority, Garofalo: "Il ministro dica se su Catania è stata una scelta discrezionale"

Authority, Garofalo: “Il ministro dica se su Catania è stata una scelta discrezionale”

Authority, Garofalo: “Il ministro dica se su Catania è stata una scelta discrezionale”

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martedì 31 Gennaio 2017 - 07:11

"Scopriamo che un criterio che appariva inderogabile, quello del porto core, invece può essere derogato per Catania. A questo punto Delrio ci faccia conoscere i criteri che adotta"

“Esistono le regole e le deroghe alle regole, ma anche queste devono fondarsi su parametri verificabili altrimenti diventano inaccettabili privilegi frutto di discrezionalità politica". Così il vicepresidente della Commissione trasporti della Camera dei deputati, Vincenzo Garofalo.

"Ho da subito ritenuto inadeguato che la classificazione di un porto come 'core' fosse il criterio per l'attribuzione di sede dell'Autorità di sistema in quanto lo ritengo non idoneo a premiare l'impegno delle autorità portuali. Tuttavia scelta la regola, in un sistema governato da leggi, questa va applicata a tutti allo stesso modo. Oggi scopriamo che, ciò che appariva come un criterio inderogabile, viene invece derogato nel caso dell'Autorità portuale di Catania. Anche nel caso in cui, come sembra emergere dalla nota diffusa dal ministero, fosse stato lo stesso presidente Crocetta a indicare l'autorità portuale di Catania come sede dell'autorità di sistema, il ministro dovrebbe comunque rendere noti quali sono i parametri che motivano la sua scelta in deroga in modo che possiamo riscontrare se siano applicabili anche nel caso di altre realtà territoriali. Perché il principio di uguaglianza formale può anche cedere il passo, ma sempre e solo per rispettare un principio di uguaglianza sostanziale che soddisfi l'esigenza di trattare situazioni uguali in modo uguale. Altrimenti dovremmo pensare – come pare pensino anche i suoi stessi colleghi di partito – che si sia agito sulla base di mera discrezionalità politica concedendo un privilegio. Non è una questione di battaglie campanilistiche ma di tutela di diritti che per essere tali devono fondarsi su regole certe e oggettivamente verificabili".

6 commenti

  1. ma non farci ridere ….smettetela………

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  2. ma non farci ridere ….smettetela………

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  3. dopo che a santagata a rubaru ci vulitimettere i porti i ferro.la battaglia si combatteva a monte nona case fatte,siete sono degli imbroglioni,sinnacu in testa.

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  4. dopo che a santagata a rubaru ci vulitimettere i porti i ferro.la battaglia si combatteva a monte nona case fatte,siete sono degli imbroglioni,sinnacu in testa.

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  5. Garofalo è uno dei pochi politici messinesi che si è sempre battuto per il territorio. Ho fiducia in Garofalo, spero che le deroghe concesse ad uno dei più piccoli porti d’Italia, quello di Catania, siano valide per il primo porto passeggeri d’Italia, quello di Messina.
    Le scelte vengono fatte secondo criteri discrezionali?
    Forse si. Visti i risultati i messinesi sono considerati come gli ebrei nella seconda guerra mondiale. Il comportamento dello Stato e della regione Sicilia verso i messinesi impone una riflessione ed una reazione. Si costituisca un movimento di salvezza che percorra tutte le strade per evitare il capestro attuale. Chiedere aiuto alle istituzioni internazionali non è esagerato. E’ evidente, chiaro che siamo emarginati.

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  6. Garofalo è uno dei pochi politici messinesi che si è sempre battuto per il territorio. Ho fiducia in Garofalo, spero che le deroghe concesse ad uno dei più piccoli porti d’Italia, quello di Catania, siano valide per il primo porto passeggeri d’Italia, quello di Messina.
    Le scelte vengono fatte secondo criteri discrezionali?
    Forse si. Visti i risultati i messinesi sono considerati come gli ebrei nella seconda guerra mondiale. Il comportamento dello Stato e della regione Sicilia verso i messinesi impone una riflessione ed una reazione. Si costituisca un movimento di salvezza che percorra tutte le strade per evitare il capestro attuale. Chiedere aiuto alle istituzioni internazionali non è esagerato. E’ evidente, chiaro che siamo emarginati.

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