I 40 ex Servirail di Messina dimenticati da tutti. Interpellanza del M5S

I 40 ex Servirail di Messina dimenticati da tutti. Interpellanza del M5S

Rosaria Brancato

I 40 ex Servirail di Messina dimenticati da tutti. Interpellanza del M5S

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venerdì 01 Novembre 2019 - 08:02

La deputata Angela Raffa chiede a 3 ministri interventi risolutivi dopo 8 anni di vertenza.

Nonostante il trascorrere degli anni e gli impegni presi da più parti ed a più riprese, la situazione degli ex Servirail di Messina è ancora drammatica.

Proprio per questo la parlamentare a 5stelle Angela Raffa ha presentato un’interpellanza ricordando come la vertenza risalga ad 8 anni fa.

Solo rinvii

 “Si deve riaprire la possibilità per questi lavoratori di essere assorbiti dal Gruppo Ferrovie dello Stato, dopo anni di rinvii e mancate risposte– scrive la Raffa ai Ministri dei trasporti, del Lavoro e dell’economia- Prima c’era stata la promessa di una selezione riservata e prioritaria da parte del Gruppo Ferrovie dello Stato nell’ambito di 300 paventate nuove assunzioni in cambio della rinuncia alla transazione. Poi, rinvii su in rinvii, e infine invece dell’assunzione è arrivato il benservito: niente soldi e niente lavoro.

La mancata formalizzazione degli accordi che in passato sono stati solo annunciati verbalmente e mai resi reali ha sicuramento portato a questa situazione drammatica, che secondo la deputata è soprattutto colpa dei governi regionali.

Gli ex Servirail delle altre regioni infatti sono stati riassorbiti grazie all’impegno delle Regioni coinvolte. Unica eccezione, manco a dirlo, la Sicilia…… Cofirmatari dell’interpellanza presentata da Angela Raffa sono i deputati Elisabetta Barbuto, Guia Termini e Carmela Grippa.

Nel 2011 soppressi i treni notte

La vicenda risale al dicembre 2011 quando le Ferrovie, in seguito alla soppressione di molti treni notte, decise di tagliare gli appalti alle società che fornivano il servizio di accompagnamento notte, i cosiddetti cuccettisti, causando 665 esuberi nelle sedi di lavoro di Napoli, Bari, Messina, Roma, Milano, Torino e Venezia.

La vertenza dei 665 cuccettisti

Nell’estate del 2012 il direttore direttore risorse umane di Ferrovie dello Stato Domenico Braccialarghe individuò una soluzione in base alla quale: «Tutti coloro che – ancorché nel frattempo occupati negli appalti – risulteranno in possesso del titolo di studio previsto ed avranno carichi pendenti e casellario negativi, saranno destinatari di una selezione prioritaria e riservata, finalizzata all’assunzione presso le società del Gruppo, per le esigenze che si renderanno necessarie sull’intero territorio nazionale».

Le promesse

Un primo contingente di 100 assunzioni era previsto per le esigenze del settore manutenzione infrastrutture di RFI entro il primo trimestre 2013; un secondo contingente di 200 assunzioni, era previsto per l’ultimo trimestre 2013.

Circa  250 lavoratori aderiscono alla proposta rinunciando quindi al denaro della transazione che il gruppo Ferrovie dello Stato italiane aveva offerto per rinunciare invece ad ogni pretesa. Alla transazione  hanno aderito invece 139 lavoratori.

In 40 ancora aspettano risposte

“Di rinvio in rinvio il gruppo Ferrovie dello Stato italiane non onora gli impegni presi – spiega Angela Raffa- ed alla fine solo 42 lavoratori godranno della selezione riservata per l’assunzione in società del gruppo, molti vengono ricollocati nell’ambito dei contratti di servizio regionali, altri con il passare dei vari anni mollano ogni pretesa. Solo ad uno sparuto gruppo, dopo l’ennesimo rinvio, viene detto che oramai è passato troppo tempo e per loro la «questione» è chiusa. Ad oggi sono rimasti fuori ancora 40 ex Servirail che attendono dopo 8 anni di essere riassorbiti”.

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