Impresa Casalvecchio, promozione e paese in delirio. FOTO E VIDEO

Impresa Casalvecchio, promozione e paese in delirio. FOTO E VIDEO

Carmelo Caspanello

Impresa Casalvecchio, promozione e paese in delirio. FOTO E VIDEO

lunedì 29 Aprile 2019 - 11:41

La squadra del piccolo centro della Val d'Agrò vola in Prima Categoria al termine della finale play-off col Riposto: 0 - 0 dopo 120 interminabili minuti. Grande festa in campo e sugli spalti gremiti da 1500 persone

CASALVECCHIO – Un paese in festa fino a notte fonda. Tra i vicoli del centro medievale è delirio. Cori, brindisi, fuochi d’artificio. Un paesino di 700 anime che torna a vivere grazie al pallone.

Gli warriors

A Casalvecchio la squadra di calcio è diventata una “religione”, come dimostra l’esodo al “Luigi Papandrea” di Furci Siculo, dove in 1500 hanno assistito alla storica promozione in Prima categoria al termine di una lunghissima partita, estenuante, contro i più quotati avversari del Riposto.

La festa è iniziata nell’impianto di via Risorgimento subito dopo pranzo, ore prima dell’inizio della gara play off decisiva che vale una stagione, fissata per le 16,30. La tribuna è perfettamente divisa in due: quella lato nord occupata interamente dai tifosi ospiti, colorata di neroverde; lato sud ci sono gli Warriors che tingono il Papandrea di giallorosso. Ma non finisce qui. Centinaia di persone trovano posto, in piedi, solo nello spazio dietro la porta che dà sulla Statale 114.

Il commento, misto a stupore, è unanime: “Non si vedeva il Papandrea così pieno dai tempi dell’Indipendente” la gloriosa squadra di Furci Siculo che alla fine degli anni ’80 ha fatto sognare l’intero comprensorio volando in Promozione, quando ancora non esisteva l’Eccellenza. Altri tempi, altro calcio.

Il video della festa in campo e sugli spalti a fine gara

UNA PAGINA DI STORIA DELLO SPORT LOCALE Una cosa è certa. Il Casalvecchio e i suoi tifosi (tanti sono andati al campo per vedere le loro coreografie e sentire i loro incessanti cori) hanno scritto una straordinaria pagina di storia sportiva del nostro comprensorio. Una di quelle pagine di storia sportiva che vengono ricordate a lunghe e raccontate alle future generazioni. Magari con enfasi, esaltandone l’impresa.

L’IMPRESA. Ed in realtà quella del Casalvecchio è stata un’impresa. Promosso lo scorso anno in Seconda categoria, la squadra della Val d’Agrò guidata da mister Moschella ha chiuso il campionato in quarta posizione, disputando i play-off. Vittoria a Gaggi e finale sul proprio campo contro il Riposto ieri.

Una partita lunga 120 interminabili minuti, scanditi dai tifosi organizzati casalvetini che suonano, saltano e cantano sotto le direttive del capo ultrà: Marco Nicita. In tribuna c’è anche il parroco, don Alessandro Malaponte.

Sono le 16,30 quando il Papandrea esplode. Le squadre fanno il loro ingresso agli ordini del signor Gulisano di Acireale e gli spalti sono si riempiono di suoni e colori. Quelli delle due società, che si sprigionano dai fumogeni. Coreografie e pubbliche da serie superiore.

Il Casalvecchio ha a disposizione due risultati, la vittoria e il pareggio (al termine dei supplementari). Sono i padroni di casa ad avere le occasioni più ghiotte con Costa, Santoro e Spadaro. Ma la porta etnea sembra stregata. Si giunge ai supplementari con le squadre stremate. Non è così per i tifosi casalvetini, che continuano imperterriti a cantare, senza mollare mai.

La coreografia dei casalvetini ad inizio gara
La coreografia dei supporters etnei

Finisce 0 – 0. Ed è festa grande. In campo, sugli spalti e in tutti i paesi del comprensorio attraversati da tifosi e giocatori a bordo di un pullman scoperto. Sembrano immagini d’altri tempi. La favola continua…

La squadra del Casalvecchio

CASALVECCHIO: Miceli, Nipo (Triolo dal ’74), Smiroldo, Cicala, Bondì, Santoro, Lombardo, Costa, Spadaro (Leopardi dal ‘1 del 1° t.s.), Chillemi (Maggioloti dal ’70). All. Moschella.

La squadra del Riposto

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