All'Ars scoppia la polemica sul consulente del deputato- questore Franco Rinaldi

All’Ars scoppia la polemica sul consulente del deputato- questore Franco Rinaldi

Rosaria Brancato

All’Ars scoppia la polemica sul consulente del deputato- questore Franco Rinaldi

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venerdì 25 Ottobre 2013 - 21:09

All'Ars è polemica dopo la pubblicazione dei nomi dello staff dei componenti dell'Ufficio di Presidenza. Nel mirino il consulente di Franco Rinaldi, Roberto Giunta, coinvolto insieme al deputato messinese nell'inchiesta Corsi d'oro sulla formazione. Ma a chiedere la "poltrona" dell'esponente del Pd sono sopratutto i suoi colleghi ed il governatore che non ha mai risparmiato critiche a Rinaldi e Genovese.

Non appena insediato il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone ha dichiarato: “Questo diventerà un Palazzo di vetro, in nome della trasparenza”. L’esponente centrista è stato infatti il primo a pubblicare on line sul sito dell’Assemblea, e subito, l’elenco con i nomi e i compensi del suo staff. Stessa scelta ha fatto anche il vicario Antonio Venturino. Dagli altri componenti dell’ Ufficio di presidenza dell’Ars invece nessuna risposta, fino a quando, nei giorni scorsi e per diversi giorni di seguito la testata giornalistica regionale on line Livesicilia non ha portato avanti con determinazione una campagna d’informazione per riuscire a conoscere i consulenti che mancavano all’appello. Alla fine sono arrivati nomi e compensi anche da parte del vicepresidente Salvo Pogliese e da Paolo Ruggirello, Salvatore Oddo, Franco Rinaldi, Salvo Lo Giudice, Orazio Ragusa, Dino Fiorenza e Anthony Barbagallo.

Ed alla polemica (sui ritardi e sui silenzi) si è aggiunta, nel caso di Rinaldi, altra polemica (sui nomi).

Il deputato messinese del Pd è infatti questore e in quanto tale ha diritto, come tutti gli altri componenti dell’Ufficio di presidenza, oltre all’indennità aggiuntiva a quella di deputato (altri 3 mila euro mensili lordi) ad una serie di benefit, come l’ufficio ed i consulenti. I componenti del suo staff sono: Giuseppe Di Gaetano e Domenico Fazio, Roberto Giunta, Piero Poguisch, Paolo Conti (componenti dello staff storico della segreteria di Francantonio Genovese e Franco Rinaldi).

A scatenare le polemiche è stato il nome di Roberto Giunta, indagato, così come Rinaldi nell’ambito dell’inchiesta Corsi d’oro sugli Enti di formazione, che ha portato a luglio all’arresto di dieci persone, tra le quali le mogli dei due ex sindaci di Messina Genovese e Buzzanca.

Nell’indagine Giunta risulta coinvolto in quanto amministratore di una delle società del meccanismo di scatole cinesi che ha consentito, secondo i magistrati, la distrazione di un fiume di denaro proveniente dall’Unione Europea e dalla Regione e destinato alla Formazione.

Rinaldi ha sempre ribadito di avere fiducia nella giustizia e di essere certo di potere dimostrare la sua estraneità ed anche in questo caso, ha sottolineato che la stessa cosa vale per Roberto Giunta, coinvolto nella stessa inchiesta.

Per la verità i “nemici” sul fronte polemiche il deputato messinese li ha in casa, cioè nel Pd e nel governatore. Più volte Crocetta, dopo gli scandali sulla formazione, ogni qualvolta si parlava di rimpasto non risparmiava le frecciate “il Pd voleva accollarmi come assessori Cocilovo e Rinaldi. Lo immaginate Rinaldi assessore?”, dimenticando che proprio al Pd di Genovese e Rinaldi deve parte della sua poltrona. Ma al di là delle dichiarazioni pubbliche, nelle quali spesso e volentieri invitava al passo indietro i due deputati (l’ultima volta nelle interviste rilasciate a Messina il 15 ottobre in occasione della sua visita) il Presidente della Regione non ha mai nascosto il disappunto per il fatto che Rinaldi ha mantenuto saldo il ruolo di questore, neanche quando l’operazione Corsi d’oro ha travolto sia lui che il cognato e le rispettive mogli. Ma a guardare con interesse quella carica sono proprio i colleghi del Pd, che, sottovoce da mesi chiedono “la testa” di Rinaldi, in nome del codice etico e della trasparenza, ma in realtà guardano solo alla possibilità di usufruire dei benefit che quella carica appunto prevede.

Rosaria Brancato

10 commenti

  1. MessineseAttento 25 Ottobre 2013 23:08

    Il PD, quella sorta di ufficio di collocamento politico che in molti vorrebbero alla guida della città, dimostra, semmai ancora fosse necessario, di essere costituito da una banda di personaggi dubbi e privi di qualsiasi identità politica e qualità morale.
    Il povero Calabrò si troverebbe schiacciato da questi “mostri” professionisti della politica, pronti a servirsi del loro omino per continuare indisturbati a distruggere Messina ed il futuro dei suoi giovani.
    Dio non voglia che questi pluri indagati rientrino a Palazzo.

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  2. Ecco uno dei motivi della sonora sconfitta del PARTITO DEMOCRATICO messinese alle elezioni comunali, le genti di Messina hanno compreso il perverso sistema di interessi su cui si fonda il suo consenso elettorale, non si fidano più e il voto libero di opinione ha abbandonato quel partito, quel poco rimasto è merito dei giovani renziani. Felice CALABRO’ rappresenta lo status quo di Palazzo Zanca, quello spiegato con chiarezza nella trasmissione PUNTO FRANCO di RTP. A questo punto meglio, molto meglio, un ASPETTANDO GAROFALO o ASPETTANDO SCOGLIO o ASPETTANDO TINAGLIA o ASPETTANDO SAIJA. La vittoria di Matteo RENZI farà piazza pulita della vecchia classe dirigente CATTOCOMUNISTA? Mi auguro di si, vedremo a Messina chi salirà sul carro del vincitore.

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  3. E’ veramente una vergogna messinese e siciliana. Lo stesso Rinaldi a Report dichiarò sui corsi “Facciamo politica”. Dichiarazione azzeccatissima, perchè è lo stesso modo di fare “poltica” a livello nazionale, ed è proprio questo il motivo per il il paese va a rotoli. Non uno, ma un milione di Grillo. Vergognatevi.

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  4. finchè nel pd siciliano e messinese non emargineranno Genovese ,questo partito è destinato a perdere..

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  5. Invece lei si augura che vinca il PD-L? E al livello nazionale lei si augura che vinca Renzie? Chiudete PDL e PD- L. A meno di cambiare il 100% degli attuali componenti locali e nazionali. Per me cambierebbe poco ma apprezzerei il gesto.

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  6. Crocetta la sua poltrona la deve ai cittadini che lo hanno votato, NONOSTANTE il PD

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  7. ma quanto percepisce un componente dello Staff. Perché se è a titolo gratuito che si pigliasse chi vuole.

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  8. La giustizia lumaca permette ancora a certi personaggi di giocare nell’ombra per poter poi riemergere dalle loro ceneri.

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  9. “Il PD, quella sorta di ufficio di collocamento politico che in molti vorrebbero alla guida della città”…ma per favore non ne possiamo più!
    E’ meglio che i vari politicanti lo capiscano finalmente!
    .ripeto e ribadisco…
    Due cose:
    1)Calabrò è stato sonoramente sconfitto al ballottaggio quando si ripartiva da zero dopo le elezioni.
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    2)Calabrò era appoggiato da una serie di partiti, partitini, liste di vario genere, che avevano(e hanno) tutto l’interesse a mantenere lo “status quo” di immobilismo che ha caratterizzato Messina negli ultimi 10/15 anni.
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    ….ma si, pazientiamo fino a dicembre..ne vedremo delle belle!!!

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  10. Il solito balletto, ……. ordina e ….. esegue anche perchè il posto che occupa e i soldi che prende li deve al caro ……., il diminuitivo è obbligo per via dll’altezza.

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